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scamente dugent'anni addietro| ai rifaceva classica| o giù di lì| ma sicuramente più bella| parte ampliandosi| parte rinnovandosi dentro e fuori; peroiò si vedeva ancora tutta circondata di ponti| con mastri muratori e manovali in faccende. Il castello| per contro| non aveva bisogno di restauri| o non voleva mutar faccia| come aveva mutato padroni: il che era avvenuto| nel oorso dei secoli| almeno una dozzina di volte. I più recenti per trasmissione ereditaria erano stati i Brioni d'Alagna| che perciò avevano anche assunto il titolo di marchesi d'Altariva: ma l'ultimo rampollo della nobile casata| giunto appena al possesso| e senza aver trovato ancora il tempo di visitare i suoi dominii| se n'era bravamente di sfatto. Giuocatore impenitente| ridotto agli estremi| aveva perduto in una notte sulla parola quarantamila lire. Per trovare la somma| era corso ad Altariva| e lì in quattro e quattr'otto aveva venduto per quarantamila lire il castello| il parco e due poderi contigui| che tutt'insieme valevano quattro volte quella somma. ' L'hanno preso pel collo „ si diceva in paese. Chi lo aveva preso pel oollo era l'oste| macellaio| salumaio| civaiuolo| pastaio| e chi più n'ha ne metta| d'Altariva sottana. Costui| tenendo i poderi per sò| aveva rivenduto un anno dopo il castello e il parco ai Landolfi| ricca gente| venuta di fuori. Questa è|