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avesse dato nel segno| o giù di 11| il fabbriciero Gaione| vedendo in quella cameriera una principessa travestita ? La bellezza| in fine| non conosce differenza di gradi sociali: è tutta del primo grado| quando è vera ed autentica| nel fiore della sua gioventù : gran cosa| dico io| stupenda cosa| vero capolavoro dell'artefice divino: e non mi parlino delle armonie del creato| della luna| dei pianeti| delle stelle ; tutta roba lontana| da vedersi di notte| quando il letto è duro e nella stanzetta solitaria non si può chiudere un occhio. Ed era un fior di ragazza| quella Marga; di una bellezza oalda| forse un pochino petulante| con quei capelli biondi indocili al pettine| che parevano sempre arruffati| ma lucidi| sfavillanti al sole| sopra una fronte bianco dorata| due occhi assassini| una bocca ladra| e non vi dico altro| per senso di misericordia.
La contessa Flaminia trattava la sua cameriera con molta bontà; e la signorina Marga (Margherita al fonte battesimale| ma la sua padrona le aveva scorciato il nome per vezzo) approfittava spesso e volentieri della bontà padronale. Non l'abbiamo noi veduta poc'anzi| sdraiata a mezzo sulla greppina del salottino| tranquillamente occupata a leggere un giornale e a meditare sulla letteratura drammatica del giorno| come se fosse lei la padrona di casa? Chi sa?