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La Castellana

Anton Giulio Barrili
Editori Treves Milano| 1927| pagine 350

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   i ponti e gli steccati erano tolti dall' interno della chiesa parrocchiale| con grande soddisfazione e plauso delle due Āltarive| soprana e sottana. Per altro| la fabbriceria della chiesa dovette eleggersi un altro capo fabbriciero. Messer Gaione lasoiava spontaneamente e risolutamente l'uffizio; messer Gaione impalmava la signorina Margherita| davanti all'aitar maggiore della chiesa parrocchiale e davanti al tappeto verde della caaa comunale. Quanto alle nozze di Flaminia| non o'era premura; Flaminia stessa| interrogata| rispose di voler aspettare che messer Gaione fosse nominato sindaco| per sentirsi leggere da lui gli articoli 130| 131| 132 del codice civile.
   Ed anche questo avvenne. Altariva| per uno di quei casi che le inframmettenze politiche vanno rendendo sempre meno rari negli ottomila comuni del ' bello italo regno „ era appunto senza sindaco. Non fu difficile| dati gli opportuni affidamenti| di far nominare il signor Prospero Gaione. Sul finir dell'autunno il nuovo sindaco lesse i famosi articoli alla signora Flaminia Lan-dolfi e al signor Doro Beltrami. L'egregio uomo era giā dimagrato d'un quarto della sua oircon-ferenza antica| tanto che poteva cingere senza stento la sciarpa del suo antecessore. La dieta carnea avova portati i suoi benefici effetti. Inoltre| aveva un bel paio di baffi| che amava tormentare