Atto primo
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SCENA II.
Il conte A n s e 1 m o solo
Bravo. Brighella è un servitore di merito. Ecco un bell'anello etrusco. Con questi anelli gli antichi Toscani sposavano le loro donne. Quanto pagherei avere un lume eterno, 1 di quelli che ponevano i Gentili nelle sepolture dei morti ! Ma a forza d'oro, l'avrò senz'altro.
SCENA III.
La contessa Isabella e detto.
Isa. (Ecco qui la solita pazzia delle medaglie !) (da sé
Ans. Oh, Contessa mia, 2 ho fatto il bell'acquisto ! Ho ritrovato un Pescennio.
Isa. Voi colla vostra gran mente fate sempre de' buoni acquisti.
Ans. Direste forse che non è vero ?
Isa. Sì, è verissimo. Avete fatto anche l'acquisto d'una nobilissima nuora. x
Ans. Che! sono stati cattivi ventimila scaldi ?
Isa. Per il vilissimo prezzo di ventimila scudi avete sacrificato il tesoro della nobiltà.
Ans. Eh via, che l'oro non prende macchia. Siamo nati
Scena II. — 1 Alla costumanza che avevano gli antichi pagani di far ardere una lampada' funeraria nelle tombe sotterranee accenna il Foscolo ne' Sepolcri, v. 119-20; e Alinda Brunamonti ne fece soggetto d'una lirica (A una tazza etrusco):
Ed all'esiguo balenar dei lumi Eterni...
Scena III. — 2 Com'è allegro e spassoso oggi il Conte ! E' di buon umore anche con la moglie : ' Oh, Contessa mia... „ .