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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Torino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1890, pagine 614

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Piemonte
   7
   128 chilometri, la linea da Torino a Biella; quella da Torino per Fossano a Cuneo: quella da Torino, per Pinerolo, a Torre Pellice di 55 chilometri; quella da Torino, per Ciriè, a Lanzo; quella da l'orino, per Bussoleno, alla frontiera francese di Bar-donnecchia-Modane di 53 chilometri ; la linea da Torino, per Carrù, a Mondovì di 93 chilometri ; la linea di Alessandria ad Arona sul lago Maggiore di 102 chilometri : la linea da Alessandria ad Acqui di 34 chilometri; la linea da Alessandria a Piacenza di 97 chilometri; la linea da Alessandria a Milano; la linea da Mortara a Vigevano; la linea da Saluzzo a Savigliano; la linea da Bra a Cavallermaggiore; la linea da Alessandria a Vercelli; la linea da Torino, per Bra e Savona; la linea in costruzione da Fossano ad Ormea; la linea, parimente in costruzione, da Cuneo a Tenda, da Cuneo a Saluzzo, ecc. Che se la grande linea del Gottardo è più vantaggiosa alla Lombardia che al Piemonte, questo non tarderà a costruire una linea di raccordamento ad essa, la tanto invocata di Santhià-Borgomanero-Sesto Calencle.
   Il Piemonte propriamente detto, in virtù del regio editto del 1818, fu distribuito in quattro divisioni o governi, suddivisi in provincie, e queste in mandamenti, che addimandavansi : divisione di Torino, con 5 provincie ; di Cuneo, con 4 ; di Alessandria con 6 e di Novara parimenti con 6. Secondo il nuovo assetto politico e amministrativo il Piemonte fu costituito in 1° Compartimento del nuovo Regno d'Italia con le quattro provincie di Torino, Cuneo, Alessandria e Novara come abbiamo visto al principio del Capo presente.
   Aggiungeremo qui alcuni dati statistici recentissimi. Il compartimento del Piemonte comprende 3,264,388 ab. (1888), distribuiti in 1486 Comuni (1888), col 32.27 per cento d'analfabeti da 6 anni in su, proporzione bassa al paragone di quella di molti altri compartimenli; 16 collegi elettorali, con 386,315 elettori; 6001 scuole elementari pubbliche, con 7963 aule scolastiche; 319 private, con 774 aule; 855 scuole (aule) serali e 912 festive; 17 scuole normali (di cui 8 governative); 519 asili infantili (di cui 375 di opere pie, 43 di altri enti ed associazioni e 101 privati); 79 ginnasi (di cui 23 governativi) ; 40 licei (di cui 10 governativi) ; 45 scuole tecniche (di cui 9 governative) e 10 istituti tecnici (di cui 3 governativi).
   I Piemontesi sono generalmente di temperamento posato e fermo, di costituzione robusta, ingegnosi, intraprendenti ed industriosi, sì che molti di essi, tanto in patria come all'estero, trovano facile impiego nelle fabbriche, nelle manifatture d'ogni ragione, nelle grandi opere pubbliche, nelle costruzioni, nei lavori stradali, ecc. A tutti è poi noto quanto valgano nell'agricoltura, nelle industrie d'ogni fatta, nei commerci d'ogni ragione; e l'amministrazione dello Stato annovera molti piemontesi fra i suoi migliori impiegati. Sono in generale di umore allegro e tale è anche il giudizio che ne diede il dottissimo Scaligero, il quale, parlando di codesta parte d'Italia, ebbe a dire: terra ferax, gens laeta, hilaris.
   Propendono molto alle armi, e delle loro inclite gesta guerresche è piena l'istoria. Il Regno d'Italia non potrà mai dimenticare di andare in gran parte debitore della sua formazione al piccolo ma valoroso esercito piemontese.
   E non solo nelle armi, anche nelle scienze, nelle lettere e nelle belle arti si resero illustri in qualche modo i Piemontesi a tale che, se togliessimo a registrarli qui tutti, non ne verremmo a capo sì tosto ed oltrepasseremmo i limiti che ci siamo prefissi. Ne basti citarne alcuni de'più cospicui, omettendo i viventi, che non sono pochi,