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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   li.
   Parte Prima — Alta Italia
   La Liguria nell'antichitą.
   Nel senso preciso e definito in cui il nome fu adoperato dal tempo d'Augusto e dai geografi Strabone
   Plinio
   Tolomeo
   ecc.
   la Liguria era confinata dal Varo a ovest
   dalla Magra a est
   mentre stendevasģ a nord
   a traverso le catene delle Alpi Marittime e degli Apennini
   sino al Po.
   La Trebbia
   uno dei suoi tributari di destra
   pare formasse il limite che separava la Liguria dalla Gallia Cispadana. In questo senso la Liguria costituiva la nona regione d'Italia
   secondo la divisione d'Augusto
   e i suoi confini furono fģssati da questo grande imperatore (Pun.
   iii
   5
   s. 7; Strab.
   v
   p. 218; Mel.
   n
   4
   § 9; 'Tolom
   
   ili
   1
   § 3)
   Ma la Liguria nel suo senso originale
   come paese dei Liguri
   era molto pił estesa. Tutti gli antichi autori vanno d'accordo nel rappresentar le tribł che occupavano i declivi occidental'" delle Alpi Marittime e la regione che prolungasi sino alle foci del Rodano
   come d'origine ligure e non gallica.
   Per tal modo Eschilo parla d'Ercole alle prese coi Liguri nelle pianure sassose presso le bocche del Rodano ; Erodoto
   dei Liguri dimoranti nella regione sopra Massilia o Marsiglia ; ed Ecateo (di Mileto
   uno dei Logografi
   autore della Periegesģ
   trattato di geografia) chiama distintamente Massilia una cittą della Liguria
   e Narbo
   o Narbona
   una cittą della Gallia. Anche Scillace (autore di un Periplo
   o circumnavigazione del Mediterraneo) attribuisce ai Liguri la costa del Mediterraneo sino alle foci del Piodano
   soggiungendo che da codesto fiume ad Emporium (antica importante cittą dellPģispania Tarraconensis) i Liguri e gli Iberii erano frammisti. Gli Elisici
   che furono
   secondo Avieno
   gli abitanti primitivi della contrada intorno Narbona
   erano
   al dir del suddetto EcaLeo
   una tribł ligure (Aeschyl. ap. Stkab.
   iv
   p. 183 ; Hecat.
   19
   20
   22 ; Herod.
   v
   f ; Sctl.
   p. 2
   §§ 3
   4 ; Avien.
   Or. Mar.
   584; Strab.
   iv
   p. 203).
   Anche Tucidide (vi
   2) parla dei Liguri che scacciarono i Sicani
   tribł iberica
   dalle sponde del fiume Sicano in Jberia
   assegnando cosi un'estensione maggiore alla loro potenza. Ma
   mentre gli stabilimenti liguri a ovest del Rodano sono pił oscuri ed incerti
   le tribł che stendevansi da questo fiume alle Alpi Marittime e ai confini d'Italia — i Salluvii
   gli Ossibii e i Deciati — sono attribuiti su buona autoritą alla razza ligure (Strab.
   iv
   pp. 202
   203; Pol.
   xxxin
   7
   8).
   Sulla loro frontiera orientale i Liguri erano dunque assai pił estesi che sui limiti suddescrittL Leggiamo in Polibio (u
   16) che a' tempi suoi essi occupavano la costa marittima sino a Pisa
   che era la prima cittą dell'Etruria
   e
   nell'interno
   ģ distretti montagnosi sino ai confini degli Arretini.
   Nella narrazione delle loro guerre con Roma nel secondo secolo av. C. fatta da Plinio
   noi li troviamo estesi sino ai medesimi limiti ; Licofrone (Alex.
   1356) li rappresenta in un periodo molto anteriore come stendentisi molto addentro alla costa dell'Etruria
   prima dell'arrivo dei Tirreni che strapparono loro
   con la forza delle armi
   Pisa ed altre cittą.
   Anche la popolazione di Corsica č attribuita da Seneca
   e probabilmente a ragione
   ad un ceppo ligure.