Lombardia -1 fi
g 1. — Orografia.
Quantunque poeti e scrittori cantino e decantino la pingue, la grassa, ia fertile pianura lombarda, la montagna ha parte importantissima, india configurazione e costituzione del suolo lombardo, nella sua climatologia ed idrografia e nella stessa sua feracità e ricchezza. Ed è perciò che l'orografia lombarda merita d'essere studiata al pari di qualunque altra, che possa presentare, geo logicamente e geograficamente, il maggiore interesse.
Il sistema orografico della Lombardia appartiene pressoché esclusivamente al sistema delle Alpi. La eccezione che va fatta riguarda un breve lembo del territorio del circondario di Voghera e tutto il circondario di Bobbio in provincia di Pavia, appartenenti all'orografia apenninica, ed alla piccola collina emersoria di San Colombano, isolata, si può dire, nella grande pianura che dall'Acida va al Po, in provincia di Milano.
La zona montuosa della Lombardia si può ragionevolmente suddividere in tre zone secondarie, aventi ognuna caratteri e condizioni speciali di topografia, di formazione, di idrografia, di altimefria, cioè : la zona alpina; la zona delle prealpi; la zona delle colline.
La zona alpina, propriamente detta, ha grande sviluppo iu un semicerchio della catena centrale delle Alpi, le cui estremità sono comprese dalla valle del Ticino al bacino del Garda. Le frequenti variazioni che le vicende storiche e politiche dei paesi recarono nei limiti naturali, fecero sì che molte parti del grandioso territorio che siste mie 111 questo tratto del versante sud della catena centrale dell'Alpi — geograficamente appartenenti alla Lombardia — si trovino politicamente in dominio di altri Stati, la Confederazione Elvetica, cioè, e l'impero Austro-Ungarico, e che in territorio considerato come straniero nascano e crescano alle loro origini alcuni dei tinnii che bagnano la piana lombarda, ed affluiscono al Po; ina ciò non toglie che l'arco descrìtto dalle Leponzie e dalle Pietiche, fra le propaggini ultime del monte Rosa ed il gruppo deirOrtler, tino alla valle dell' Adige,non fornii la base del sistema orografico lombardo e non segni 111 questo tratto nella linea di spartiacque, il confine naturale della terra italiana. Contro ogni, diremo così, diritto e ragionevolezza geografica, la linea politica di contine, spostata capricciosamente a sud, taglia fuori della giurisdizione italiana le alte valli del Ticino, del Chiese, dell'Adige, e tutta la valle del Sarca — per dire delle principali — aventi origine su quel versante sud delle Alpi, che delimita sì bene la terra lombarda ed italiana ad un tempo.
La linea dorsale delle Alpi centrali che fronteggiano da nord, da nord-est, da nordovest la grande vallata lombarda, può essere divisa in tre gruppi principali 1° Gruppo di monti appartenenti al bacino del Verbano, 2° Gruppo di monti fra il Ticino e l'Adda; 3° Gruppo di monti fra l'Adda, l'Adige e l'Inn.
Il primo gruppo comprende la parte più orientale della catena delle Lepori tine, che dal morite Rosa vanno fino al San Bernardino. — Per la regione lombarda quale è ora costretta dagli attuali contini, le Alpi Lepontine 11011 hanno rapporto se 11011 coi contrafforti che si estendono per la valle della Toce, e per la valle del Ticino, lungo il lago Maggiore, essendo il loro sviluppo, nella massima parte, sul territorio svizzero, e principalmente intorno ai passi del Sempione e del S. Gottardo: il quale ultimo se ne può dire ii punto centrico, se non materialmente, virtualmente. I>i questi contrafforti, il principale, interessante direttamente la regione lombarda, è quello che partendosi dal Gries-horn (111. 3071) sulla parte meridionale del ghiacciaio del Rodano presso il San Gottardo, dopo essersi per breve tratto volto in direzione di est, si suddivide in due rami, dividendo, col suo ramo maggiore, le due grandi valli del Toce e del Maggia: