Lombardia
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del versante meridionale dell'Alpi: gruppi di monti che non hanno in inedia un'altezza maggiore delle maggiori altezze della catena apeniiinica che sta loro di fronte al di là della piana, al di là del Po, e che raramente raggiungono il limite delle nevi eterne, dei ghiacciai, d'una certa importanza ed estensione. Ma forse per questo i panorami di consueto vi sono assai più belli che non sulle più eccelse vette alpine. Alla loro sommità lo spettatore si trova fra due zone, ed il contrasto è completo. In tutte le vallate circostanti ove a distese immense l'occhio si spazia, si mostrano le città, le borgate popolose, e le verdi, coltivate pianure lombarde; mentre al nord, gli immensi blocchi ili roccia nudi e deserti, le vette nevose, quasi inaccesse, tracciano nel cielo, le une sopra le altre, il loro profilo reciso e scintillante. Per il loro meraviglioso panorama, molte di queste montagne meriterebbero d'attirare, e dal rimanente d'Italia e dall'estero, 1111 mimerò di visitatori, di escursionisti, ben maggiore di quello che ordinariamente ad esse 11011 capita: poiché in realtà offrono maggior diletto visivo delle grandi cime, contro minor rischio, spesa e fatica. I più frequentati di questi monti prealpini — ognuno dei quali potrebbe convertirsi ili deliziosa stazione estiva e climatica — sono quelli che 1 laghi della Lombardia circondano delle loro acque azzurrine: il Motterone (ni. 1491) e il Sasso di Ferro (in, 1062), sul lago Maggiore; il Generoso (111. 1701) che si erge in piramide in una plaga meravigliosa, ove il verde dei boschi e delle praterie si frammette all'azzurro dei laghi. Son pur frequentati, con 1111 crescendo d'anno in anno, le superbe montagne della vai Assilla, i monti Lambrani, che si elevano fra le due branche del lago di Como, spingendosi a nord tino a formare la punta di Pellagio, e al sud la plaga verdeggiante della Brianza.
Il terzo gruppo dei monti lombardi corrente fra l'Adda e l'Adige non è meno importante nè meno meritevole di esser studiato dei precedenti. Questo gruppo ha la sua base, il suo nucleo generatore tra il passo dello Stelvio (111.275(3) ove è segnato il confine di tre Stati, l'Italia, la Svizzera, l'Austria-Unglieria, ed il monte Braulio (111. 3032) appartenenti tutti al poderoso massiccio dell'Ortler, nella catena centrale dell'Alpi Ketiche. È tutto un immenso ammasso di graniti e di ghiacciaie di vette eccelse — se ne contano circa uni trentina — delle quali le più importanti sono distinte coi nomi di Orteglio od Ortlerspitz (111. 3905), di monte Cristallo (111. 3180), del C'evertale (ni. 3778), del monte Confinale (ni. «369). il pizzo Freserò (111. 3604), il monte Vioz (in. 3631), del Corno dei Tre Signori (111. 3359), il monte Sabretta (111. 3296) ed altri molti di poche diecine di metri minori.
Dal Braulio, si stacca, in direzione di nord-ovest, una poderosa catena, sullo spartiacque della quale passa la linea di contine italo-svizzera: essa forma il versante settentrionale della gran valle dell'Adda, e si afferma con dei colossi, che hanno nomi: Pizzo del Ferro (m. 3032), monte Foscagno (111. 3058), Corno di Campo (111.3232) chiudenti la piccola valle di Livigno — che 111 territorio italiano ha spiovente a nord tributario della valle dell'Imi — e poi il monte Dosdè (111. 3232), il passo del Pizzo Rosso (111. 2677) per il quale si accede alla valle Poschiavina; il monte Masuccio (111.2817), il monte Combolo (2902 in.), il Pizzo Scalino (111. 3323) col quale comincia la massa colossale del Bernina (Pizzo Verona, m. 3079; Pizzo Bernina, in. 4052; Passo Muretto, 111. 2614; monte Posso, 111. 3360; e monte Disgrazia, 111. 3683), chiudenti come in uno strettoio la valle Malenco, a nord di Sondrio, dalla quale appunto per il Passo del Muretto, si va 111 Fmgadina. E questo uno dei punti più singolari della regione: costituito di immani massicci di graniti e coperto nelle parti alte e nelle gole profonde, da immensi ghiacciai. Numerosi e considerevoli i contrafforti, le propaggini, che si staccano da questo gruppo e che contornano da una parte la Valtellina, dall'altra la vai Bregaglia, e che finiscono tra il laghetto di Mazzola e quello di Como col piccolo Spingi (in. 2844-).
Il versante meridionale dell'alta valle addimmi, e tutta la zona lombarda che è compresa tra la sponda orientale del lago di Conio e quella occidentale del lago di Garda,