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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Milano
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 547

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   19 l'arte Seconda — Alla Italia
   e occupata da due gruppi di montagne ben distinti fra di loro : 1° il gruppo dei monti Orobi, o prealpi bergamasche ; 2 il gruppo delle Alpi Camonie, o prealpi bresciane.
   Il gruppo Orobio, che ha pure le sue radici nel massiccio dell'Ortler, comincia alla depressione dell'Aprica (m. 1151) ultimo contrafforte del Pizzo dei Tre Signori, e si dirige ad occidente, in linea retta, alzandosi subito al monte Ecdorta (3037 in.), al monte Glene (ni. 2284), al Pizzo del Diavolo (ni. 2915), al bello ed isolato Corno Stella (m. 2G18) fronteggiarne la vai Brembana e dal quale si ha una delle piti estese viste sulla piana lombarda fino all'A pennino ligure, che ne chiude dal lato opposto l'orizzonte: al monte A zzar ino (in. 2430), al Pizzo dei Tre Signori (ni. 2554), al monte Legnone (ni. 2011) che sopra Bollano incombe maestoso, colla sua forma di piramide tronca, sul Bario. Questa catena forma la fronte o versante meridionale dell'alta valle dell'Adda: ed immensi contrafforti, che se ne staccano in direzione più o meno parallela verso sud, formano tra il lago di Corno e quello d'Iseo, i sistemi o versanti di tre importantissime valli, la Valsassina, in provincia ili Como, la vai Brembana, e la vai Soriana in quella di Bergamo, nonché la fronte occidentale del bacino del lago d'Iseo. Della catena dei monti Orobii, eminentemente varia e pittoresca nei suoi effetti panoramici, oltre quelle già menzionate, sono da ricordarsi le cime seguenti il gruppo del Monco-dine o Griglia di Marni elio (ni. 2410 p. meridionale), una delle più t ipiche montagne che incombano sul lago di Como, dalla punta di Bellagio e dalla Treinezzina, che ne segue l'andamento parallelo al ramo di Becco, tutta a dirupi ed a profondissime gole, nella sua parte occidentale, e settentrionale, e scendente in verdeggiante declivio nella sua parte orientale, verso la Valsassina: serbando nelle, sue gole profonde grandi depositi di nevi; ed in una delle sue. propaggini occidentali, una magnifica, fantastica grotta di ghiaccio della quale traggono profitto i valligiani dei paesi circostanti: il Resegone (ni 1875) che chiude fantasticamente, colla sua cima frastagliata a denti di una immensa sega, l'orizzonte del lago di Becco ad oriente: i monti di Valsassina (da 1200 a 1800 in.), altipiani verdeggianti di stupende praterie, cui prospetta in modo mirabile, la pianura milanese; i monti Corte (in. 2493), Arerà (2510 m.) e Suehello (in. 1540) che formano lo spartiacque tra la valle Brembana e la valle Soriana, determinando in pari tempo un nucleo di valli secondarie, interessanti ed amene, delle quali sarà discorso in luogo più opportuno; il monte Venerocolo (ni. 2589), la Presolana(m. 2511) e altri minori, formanti la pittoresca valle di Scalve, tributaria del lago d'Iseo.
   Il gruppo delle Alpi Camoniche o Camonie, come piu poeticamente altri le chiama, comincia al passo del Tonale (1884) depressione presso il monte dello stesso nome (m. Tonale in. 2094) — ove nella fortunata campagna del 1859 i Cacciatori delle Alpi, guidati da Garibaldi, si spinsero coi loro avamposti — staccandosi dal gruppo principale, centrale anzi, dell' Ortler. Ma subito dopo il passo del Tonale, volgendo in inarcata direzione di sud, la catena delle Camonie s'alza a considerevole altitudine, per formare il gruppo poderoso dell'Adainello — celebre per il suo esteso ghiacciaio — e per le numerose cime che lo contraddistinguono, fra le quali passa la linea del confine italo-austriaco. Del gruppo dell'Adainello, su cui è l'ultimo avanzo del grandissimo ghiacciaio del Chiese, sono notevoli le cime di Presanella (m. 3561); di Pisganna (m. 3300); di monte Mandine (m. 3050); dell'Adamello propriamente detto (in. 3555) chiudenti da un lato la singolarissima valle ili Sole (territorio austriaco) e dall'altra, le alte valli del Chiese, cosparse di vaghissimi laghetti alpini intorno ai quali la suprema e rozza, ma ad un tempo vivace fantasia dei montanari, creò una serie di curiose, poetiche leggende. Avanzandosi poi verso sud, nella catena delle Camonie, si trovano ancora le punte di Care (in. 3401), di Castello (in. 2890) — poi il monte listino (in. 2750), il monte Krerone (in. 2074), il monte Mignolino (in. 2208), il monte Dasdana (in. 2201), il monte Maniva (ni. 1009), ove la catena si dirama per inframmettere tra la valle dell'Oblio e quella del Chiese, la valle secondaria del Mella o vai Trompia, allo sbocco della quale