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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Milano
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 547

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Monza
   5,11
   chiosa della Madonna, grandiosa costruzioni di architettura barocca, fornita di tutti i pregi e di tutti i difotti che sono proprii dell'arte secentista. Negli edilìzi privati sono rimarchevoli in paese e dintorni: l'antica suntuosissima villa De Pedris, le ville Ottolini, Seuffereld od altre minori, attorniatiti di leggiadra corona l'antico paese.
   In Yimercate sono istituzioni di beneficenza, Congregazione di carità, Asilo infantile, con circa 200 fanciulli d'ambi i sessi; Scuole comunali ben mantenute, con oltre 500 allievi ; una Scuola tecnica con 01 allievi, una Scuola popolare di disegno, un Collegio femminile, un Ospedale ed un teatrino.
   Il territorio di Yimercate è fertile e rende bene in cereali, gelsi e viti. Notevole per importanza l'allevamento dei bachi da seta che si fa in tutto il Comune, nel quale per altro le industrie manifatturiere sono rappresentate da mi opificio per la trattura della seta a vapore, con 12 cavalli di forza motrice e 170 operai; da due opifici polla torcitura della seta, con 12 cavalli dì forza motrice; da sette opifici per la trattura a mano del lino, con 204 operai, e da altri piccoli opifici per il bisogno delle industrie e del consumo locale.
   Cenno storico. — L'antichità rilevante di Yimercate, oltre che dalle iscrizioni frani* mentane e da cippi romani trovati in luogo, è attestata, secondo gli eruditi, anche dal nome stesso del paese, che si vuole derivato dal latino Vicus Martius, per essere stato da qualche colonia di sedentari o a eternili, quivi stabiliti, dedicato al dio guerriero. Altri però opinano, e non senza solidità d'argomenti, che il nome di Vimeroate potrebbe essere derivato da Vtms Mercatos o Vicus Mercutus, per il convegno che in certe circostanze ivi si davano i mercatanti delle vicine regioni.
   Nel medioevo Vimercatus, come lo si comincia a trovare scritto negli antichi documenti, fu a capo delle undici pievi di cui si componeva il contado della Martesana e nel secolo XII dalla chiesa collegiata di Yimercate dipendevano 68 parrocchie circostanti.
   Durante il periodo delle guerre comunali e delle discordie fra Guelfi e Ghibellini Yimercate fu teatro di molte importanti vicende: osteggiato da Barbarossa e da Federigo II, indi da Ezzelino da Romano quando, calato da Padova e da Treviso, cruente, pelle sue vendette, da Vaprio avvisava impossessarsi di Monza e Milano, nel 1259. L'im-manissimo tiranno assaltò il borgo dalla porta di San Rocco, ma ne fu vigorosamente respinto dai Milanesi e ferito: poco appresso, disfatto totalmente a Cassano d'Adda, dovette cedere il campo ed andare a morir rabbioso e per le ferite ricevute a Solicino, oltre l'Adda. Più tardi, nella torre di Yimercate, furono tenuti prigionieri i nobili milanesi, sconfitti dai Torriani. Nel 1333 Vimeroate fu occupato e devastato dalle truppe di Giovanni di Boemia, che s'era messo in testa di farsi re d'Italia e di conquistare Milano e Como, impresa completamenti fallitagli, non senza aver recato grave danno alle regioni per le quali fece passare le sue truppe; ed infine, nel 1450, alb 29 di febbraio, nel giardino della storica casa Corio in Yimercate, furono sottoscritti i capitoli della pace tra Francesco Sforza e Milano, pace trattata da un Gaspare da Vimer-cato e colla quale i Milanesi riconoscevano nello Sforza i diritti alla successione dei Visconti e si dichiarava la fine dell'aurea Repubblica Ambrosiana.
   Questo per ciò che riguarda la parte avuta da Vimercate nella storia generale della regione. Per ciò che si riflette alla sua storia particolare Vimercate fu, nel secolo XIV, fieramente dilaniata dalle discordie di due sue famiglie cittadine e loro clientele, le famiglie, cioè dei Rustici e dei Mitosi, guelfi gli unì ghibellini gli altri, disputantisi la supremazia sulla borgata. Fu feudo poscia della famiglia De Capitani, che dal paese prese il nome di Yimercate ; poi passò ai Secco Borelli, eredi ai De Capitani. indiai Trotti, per parte di donna eredi dei Borelli. Una lapide, diesi trova murata sulla piazza principale del paese, riassume assai oscuramente questo passaggio di Yimercate fra le varie signorie feudali.
   Coli, elett. Vimercate — Dioc. Milano — P2 T. e Tr. ivi, Str. ferr. ad Arcore.