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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Como e Sondrio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arti» Silumin Alta Italia
   fino all'udita dell'Vida ila) laghetto (li l'escale o Carl.ite sotto Lecco, e seguendo poi il corso ili questo imiiK' lino sotti» l'ailrnio, al ,>inilo d'iiicroi'io col contine della provincia ili Milano.
   A sud, la provincia di Conio mulina colla estremità meridionale dei suoi tre circondari. colla provincia ili .Milano e risprttivallienti' Kecco con Monza, Conio con Milano, Varese con Cullando.
   Ad occi lente forni i contino da Lisan/a (mi po'al disopra di Sesto Calende), la sponda orientale del liiLTo .Madore. che la divide dalla provincia ili Novara.
   Kssendo Conio provincia di contine di primaria importanza,abbiamo creduto opportuno delimitarne ipii colla nia^iore esattezza tutto l'ampio circuito.
   La posizioni' astronomica di Como, capoluogo della provincia, è ili: longitudine ovest dal niendiaiio di I ionia (monte Mario), di 15,1V latitudine boreale. L'altezza di
   Como (città) dal livello del mare e di metri 204. IMI lago, inetri 2.10 (piazza Cavour).
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   La superficie della provincia di Como è stata valutata dalla Direzione generale, della statistica, sulle carte dello Stato maggiore italiano, di 2826 chilometri quadrati. La popolazione presento, al 31 dicembre 1*81, era di 515,000 abitanti, con una densità relativa di IS2 abitanti per chilometro quadrato.
   La non mai abbastanza deplorata sospensione del censimento decennale della popolazione dol Regno d'Italia c'impedisce di dare colla voluta esattezza le cifro della popolazione alla fine del 1 SOI ; soltanto in via approssimativa, nell'ipotesi cioè che l'aumento dopo il ISSI sia stato uguale a quello verificatosi dal 1871 al ISSI, si è stabilito che la popolazione presente della provincia di Gl'omo, al 31 dicembre 1803, fosse di 563,SOS abitanti (200 per chilometro quadrato).
   Per ragione di malintesa economia vennero abbandonate lo pubblicazioni e gli studi di statistica e demografia locale, che si facevano intomo al maggior centro della provincia. Così, per avere notizie approssimative del movimento annuo della popolazione, è (1 uopo ricorrere ai bollettini del Ministero d'agricoltura e commercio.
   Nella provincia di Como è assai sviluppata l'emigrazione, nelle sue due forme: la temporanea e la permanente. La temporanea è quella che dà maggior contingente di seguaci, essendo numerosissimo ogni anno lo stuolo d'operai, braccianti, lavoratori d'ogni genere, che dalle valli interne, dalle rive dei laghi, della provincia comasca, emigra in Svizzera, in Francia, in Germania e perfino in Inghilterra a cercarvi comechessia lavoro; ma anche l'emigrazione permanente per l'America del Sud, specialmente il Brasilo ed il Piata, va d'anno in anno prendendo incremento fra quei valligiani.
   Le ultime statistiche (1892) danno, in fatto di emigrazione, i seguenti risultati:
   La provincia di Como, nel 1893 ebbe 1135 emigranti permanentemente (di cui 10G9 per paesi non europei) e 1192 emigranti temporaneamente. In rapporto alla popolazione emigrarono permanentemente 203 abitanti ogni 100 mila e temporaneamente 749 ogni 100 mila. Così questa provincia in via assoluta, cioè numerica, è la ventottesima pei l'emigrazione permanente e la quinta per l'emigrazione temporanea; in via relativa, in rapporto cioè alla popolazione, è la trentatreesima per l'emigrazione permanente e la settima per la temporanea.
   Nel circondario di Como l'emigrazione permanente fu di 531 nel 1892 contro 387 nel 1891 e la temporanea fu di 1512 nel 1892 contro 2035 nel 1891, su di una popolazione di 239,47S abitanti.
   Nel circondario di Lecco la permanente fu di 332 nel 1892 contro 118 nel 1891 e la temporanea fu di 151 contro 149, su di una popolazione di 12(3,428 abitanti.
   Nel circondario di Varese la permanente fu di 272 nel 1892 contro 206 nel 1891 e la temporanea fu di 2530 contro 20S3, su di una popolazione di 149,144 abitanti.