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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Como e Sondrio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'urlo Sfronda AK(i llulin
   n sud (li Coiiin e di Lem», per formare quella regione ,rticnlar»*, immensamente pittoresca, eli' arriva coi suoi lenii*ì a torcali' il territorio della provincia milanese, e ciré detta Brianzn; nonché la regione stciulHitesi a sud di Varese tra questa città,
   10 brughiere di (ìallarate e di Soninia (in quasi al Ticino, e clic, non 1111*110 bella della Brian/a, è detta Varesotto.
   11 gruppo dei monti, formanti il versante orientale del lag») di Como, ?• in massima parto formato dalle Alpi Orobie propriamento dette, o da propaggini di immediata derivazione da (pieste, riattaccantesi, senza soluzione di continuità, per ima serie di creste e di colli elio dal I, celione vanno al monte Azzanni, da <,iiest    11 filali massiccio delle Kezio. l'or la provincia di Conio questo gruppo comincia dai versanti meridionale ed occidentale del 1,ognuno (:!«ilO ili.T le cui propaggini ad occidente, col Legnoncino (1<ÌS7 111.J, vanno a morire nel lago di Como alla punta di Dervio e ad oriente, chiudono in semicerchio fino al pizzo dei Tre Signori ni.) girando (piasi in gran parto la Yalsassina, avente Uno sbocco sul lago a Bollano ed 1111 altro, per la sella di Ballabio, liei territorio di Lecco.
   Fronteggia questo .semicerchio imponente di montagne, formante ad ini tempo versante orientale del lago di Conio (ramo di Lecco» e l'altra parete — se l'espressione é com'essa — della Yalsassina, il gruppo non meno poderoso ed imponente della Origlia o Comodine (il IO 111.), formante 1111 liei massiccio che da Varenna fino a .Man-delio, col San I ((-fendente, il monte Croce, l'alpe di l'alalia e l'alpe di Lierna. tiene altissima la sponda orientale del lago di I.ecco, mentre dal lato opposto contribuisce a fare della Valsassiim, che in gran parte domina, una delle più pittoresche, fre.-che e verdeggianti vallate che si conoscano. Questo gruppo di montagne, poco disotto a Lecco, col Iìesegone (IS7ò ni.) e coi inoliti circostanti a Magirianieo e Caprino entra nella provincia di Bergamo, dove prendendo direzione di mezzodì, va a morire rapidamente nella piana che sta davanti ad Aluienno e Caprino.
   Il gruppo dei monti formanti la sponda occidentale del lago di Conio e, si può dire, la colonna vertebrale della orografia comasca, si stacca col ]lizzo 'l'ambo CidTU 111.) dal gruppo dello Spinga, e seguendo una direzione ben inarcata di sud-ovest, dopo aver formato il versante occidentale della valle di San Oiacoino 0 del Liro in provincia di Sondrio, tenendo sempre una linea di creste assai alta, entra al pizzo Campanile (iM-'il 111.) nella provincia di Conio. Ha questo punto, facendo fronte allo sbocco della vai Leventina in Canton Ticino, e da spartiacque e nello stesso tempo ila confine di Stato tra l'Italia e la Svizzera questa catena di montagne prosegue per la cima di Marinontana (i 1 iS in.), per il passo di San Jorio (ÌKTI in.), per la Bocchetta, il monte Stabiello. il monte ed il passo di Oarzirola 0 Segor (fili 111.) fino all'avvallamento formato dal braccio orientale del latro di Lugano, dopo il quale (per le propaggini del Ceneroso in vai d'Intel vi), per la vetta dello stesso monte (1701 111.) e per la pendice orientale di questo monte, si congiunse al Bisbino (Bìi'ó 111.) davanti a Como, per finire al monte Oliinpino, tra Como e Chiasso, ai monti di Camerlata, al Baradello ed alla serie delle morene, che chiudono in ampio semicerchio a mezzodì tutto l'avvallamento lariano.
   I monti Lanibrani o della Vallassina costituiscono un gruppo di montagne apparentemente indipendente dai due sopradescritti, ma all'incontro intimamente legati a quelli dalla medesima storia geologica. Sono divisi dal gruppo orientale dal bniccio del lago ili Lecco, dal gruppo occidentale da quello del lago di Como. Essi formano quella regione che è detta la Vallassina, e si elevano a non indifferente altezza, col monte San Primo (lGS.3ni.), coll'altipiano del Tivano (14J5 111.) e presentano poi nei loro avvallamenti, sia da una parte 0 dall'altra, le più curiose e pittoresche sinuosità, occupate, presso le rive dei due laghi, da paesi deliziosi, come Blevio, Tomo, Bellagio