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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Como e Sondrio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arie Seconda — Alla Italia
   Torre di Santa Maria (1351 ah.). — Questo Comune si trova In un punto importante, pressoché centrale della vai Malenco ; il punto di shocco cioè delle valli laterali di Torreggio e di Dagna. — Torre di Santa Maria, capoluogo del Comune, si trova a 796 metri dal livello del mare; dista da Sondrio 9 chilometri e da Chiesa meno di 4. È suddiviso in molte piccole frazioni ed è attraversato dalla strada rotabile da Sondrio a Chiesa. Anzi, al ponte sul Torreggio, la strada sì biforca, ed ima parte continua a tenere la destra del Malloro dirigendosi a Chiesa, l'altra risale la valle sulla sinistra del fiume, per dirigersi a Caspoggio e Lanzada. In Torre Santa Maria si trovano alcune case rimodernate, una discreta osteria ed una bella chiesa parrocchiale, dal cui piazzale sì domina gran parte della vai Malenco e qualche tratto della sottostante Valtellina.
   Nelle frazioni di cui si compone il Comune di Torre Santa Maria, va ricordato il paesello di Ciappanico in vai Torreggio, sul sentiero che porta alla capanna della Corna llossa, indi ai Disgrazia (vedi pag. 386). Questo Ciappanico è famoso per la colossale frana della montagna, avvenuta nello sue vicinanze nel 1834, che dopo molti giorni di pioggia dirotta ed ostinata fu causa dell'immenso ingombro di materiale portato dal Torreggio e dal Mallero e della fatale piena di quell'anno, di cui Sondrio serba sempre sì funesto ricordo. A prevenire ulteriori disastri, per quanto è possibile, tanto pel Mallero che per il Torreggio si costruirono potenti arginature, che rettificarono i letti dei due fiumi allontanandoli dal luogo della frana. 'I
   Il territorio produce segala, patate, castagne, legumi ; legnami e pascoli.
   Coli, elett. Sondrio — Dioc Corno — P2 locale, T. e Str , ferr. a Sondrio.
   Mandamento di BORMIO (comprende 5 Comuni con una popolazione di 8306 abitanti). — 11 territorio del mandamento di Bormio occupa la parte piti orientale e nello stesso tempo più alta della grande vallata superiore dell'Adda o Valtellina. I confini del mandamento sono dati, in gran parte, a nord e ovest, dai confini dello Stato italiano colla Svizzera passanti sullo spartiacque della catena centrale delle Alpi Itctiche : a est confina con l'Austria-Ungheria ; a sud prima colla provincia, di Brescia, dalla quale è diviso dal monte Gavia; poi col mandamento di Grosotto.
   Il mandamento di Bormio è sotto il punto di vista orografico ed idrografico una regione del più grande interesse. Basta dire, che è ricinto all'intorno da sud a nord, dalle alte cime del corno dei Tre Signori, del Vioz, del Cevedale, dell'Ortler, del monte Cristallo, del Brani io, dalla cima Piazzi e dai monti che chiudono ed isolano, pressoché da ogni parte, la solitaria valle di Livigno, per comprendere quanto meritevole di studio, di esplorazione sia questa regione. Quanto all'idrografia, non va scordato che appunto nel territorio del mandamento di Bormio nasce e si forma uno dei maggiori fiumi d'Italia, l'Adda, che quivi riceve il tributo di grandiosi ghiacciai; né va scordato che una parte del territorio di Bormio (la valle di Livigno) è tributaria dell' Imi, vale a dire, del Mar Nero.
   11 mandamento di Bormio è percorso dalla grande strada nazionale dello Stelvio, completamente aperta al transito ed al commercio nel 1832. Strade secondarie sono quelle della Valfurva, della valle di Dentro, della valle di Livigno e della vai di Fraele.
   Il territorio di questo inandamento, contornato da ghiacciai che sono fra i maggiori d'Europa e ad un'altezza che nelle quote minime supera i 1000 ni., non può essere di una grande fertilità ; tuttavia produce segala, frumento, lino, frutta, legumi e legname in grande quantità. Estesi ed aromatici sono i pascoli di queste alte regioni, i quali, oltre di essere di grande incremento alla pastorizia ed all'allevamento del bestiame, favoriscono anche l'apicoltura, nel bormiese assai praticata.
   Si trovano nel mandamento di Bormio vere ricchezze minerarie, specialmente in ferro; ina le condizioni precarie della siderurgia in Italia hanno reso, per ora, impossibile la utilizzazione di tali miniere, che pure nel passato diedero utili rilevanti. Oltre