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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Como e Sondrio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Seconda — Alta Italia
   Piazza. Santa Maddalena, Santa Lucia, più molte cascine e baite sparse por la montagna. Seguendo la strada nazionale dello Stelvio si entra nel territorio della Val di Sotto per il ponte del Diavolo, nella famosa stretta di Serravalle, formata dagli sproni del Redasco e del Sorretta e descritta dallo Stoppani nel Bel Paese come una delle cose più imponenti e belle di questo genere da lui vedute. Fiancheggiano pur queste aspre montagne la Valle di Sotto, valletta secondaria della quale non si può scordare la selvaggia valle di Rezzo, sui fianchi scoscesi del Sobretta.
   Il punto migliore della Valle di Sotto è Opina, sulla destra dell'Adda, in posizione alta (1141 ni.), da cui si dominano, in vasto orizzonte, tutti t monti che chiudono il sorprendente bacino dì Formio; dal vicino Sobretta ai monti della Valfurva, al blocco terminale dell'Ortler, alla cima di Piazzi, alla Iteit, al corno di San Colombano ed agli altri monti che chiudono la Valle di Dentro. Cepina è fra i bei villaggi della valle e la sua chiesa parrocchiale, di buon disegno, ha due bei quadri del Marni, datati dal 1G71 ; ha una tela del Ligari e nella cappella dell'Ossario ha affreschi del Muf loni ; pittori tutti valtellinesi.
   Il territorio della Valle di Sotto produce segala, orzo, legname, patate e fieno. Ottimi pascoli nella parte alta favoriscono l'allevamento del bestiame industria principale del paese — e la fabbricazione dei formaggi. Si trova in questo territorio un filone dì piombo argentifero di una certa estensione.
   Cenno storico. — Chiave del contado di Bormio per ehi ascende da Sondrio e Tirano ' l'alta valle dell'Adda, la Val di Sotto fu in ogni tempo teatro di sanguinose vicende guerresche. Poco oltre il ponte del Diavolo si veggono ancora le rovine della famosa Serra intorno alla quale tante volte si è combattuto nel medioevo e che i Comaschi, nel 1261, imposero al Comune di Bormio — se voleva pace meno gravosa — d'abbattere. Non lungi dalla Serra, era la rocca di Serravalle, presidio della Valle di Sotto, già esistente nel secolo X e oggetto di contrasti e di battaglie nei secoli XII e XIII tra la Curia di Como, i Venosta — che pretendevano esercitare diritti feudali derivati dall'imperatore Arrigo IV —ed i Bormiesi, che sopra ogni cosa volevano essere padroni in casa propria. Solo nel 1350 la rocca di Serravalle, insieme al Contado di Bormio, passava sotto il dominio dei Visconti. Questa rocca fu smantellata, nel 1376, da Giovanni Cane, per punire Bormio d'essersi ribellato al governo di Gian Galeazzo Visconti. Alquanto più in alto della rocca di Serravalle, in prati verdeggianti, vedesi l'antichissima chiesuola di San Martino, della quale si hanno notizie in documenti della Curia comasca del 1073, colla designazione di « San Martino in Serravalle
   11 ponte del Diavolo, detto così per l'angustia ed il selvaggio carattere delle rupi che circondano questo passaggio della strada nazionale dello Stelvio sull'Acida, è pur luogo celebre per combattimenti recenti nel periodo delle lotte d'indipendenza. A questo ponte, il 26 giugno 18)1 Garibaldi — coi Cacciatori delle Alpi — affrontò una colonna di Austriaci discendenti dallo Stelvio e da Bormio per minacciare Tirano e Sondrio e, dopo ostinato combattimento, li costrinse a rifare il cammino già fatto. Nel 1866, alli 11 di luglio, a questo ponte la legione valtellinese della Guardia nazionale dello Stelvio, comandata dal colonnello Enrico Guicciardi, iniziò il combattimento, che durò l'intera giornata, per respingere — come respinse di fatto — una colonna austriaca, discesa dallo Stelvio e minacciante di invadere la Valtellina. Il combattimento durò dalla mattina alle 4 fino alla sera dopo il tramonto: conlinciato al ponte del Diavolo terminò 20 chilometri più in su, alla Spondalunga, ove gli Austriaci s'erano ritirati.
   Coli, elelt. Tirano -— Dioc. Como — P2 locale, T. a Bormio, Str. fcrr. a Sondrio,
   Valfurva (1580 ab.). — Il Comune della Valfurva è formato dai paesi che si trovano nell'ampio bacino montuoso, a sud-est di Bormio, chiuso all'intorno dai colossi dell'Ortler, del gran Zebrù, del Confinale, del Cevedale, del I'alon della Mare, del monte Vioz, del