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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Como e Sondrio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di .Sondrio o(S;5
   Trèsero, del Ha via e del monte Subretta. La Valfnrva è percorsa dal fiume 1 rodolfo lite riceve le colature di tutti i ghiacciai e delle valli secondario, che s'aprono sui fianchi dei monti circostanti e si getta rigonfio e spumoso sulla sinistra dell'Adda presso Bormio.
   I na bella strada carrozzabile che si stacca da Bormio percorre la Yalfurva fino alla frazione di Santa ('aterina. Di là prosegue un sentiero mulattiere pei la vai Cavia, e perii passo di Gatta (2632 in.) tra il 'I resero ed il monte (uivia, discende sul versante opposto della Yalcainonira per congiungersi a ponte di Legno alla strada del Tonale. l'or questa via, in più di tre secoli, transitarono le ìm rei che da Venezia venivano inoltrate nella Svizzera e nella Germania centrale: da Bormio pei le Scale di Fraele, proseguivano il loro cammino verso il nord. Nella cessazione di questo transito causato dalle mutate correnti commerciali, dalle nuovo strade apertesi e dagli avvenimenti politici, si debbono ricercare le cause principali della decadenza economica avveratasi in Bormio e nel suo territorio, durante il secolo scorso.
   Centro principale della Vallar va è San Nicolò, frazione capoluogo delia valle per importanza di popolazione stabile; notevole \ 1 è la chiesa pan occhiale colla facciata adorna da un bell'affresco rappresentante la Vergine. La sede del Comune però, è nel villaggio di Sant'Antonio alquanto al disopra di San Nicolò, in amenissima posiziono.
   Ma il punto più famoso della Valfnrva è Santa Caterina, località orinai di rinomanza europea, per lo sue acque efficacissime, per lo stabilimento balneario e per l'imponente corona d'altissime vette, che da ogni parti® la ricingono. Trovasi a 173G metri dal livello del mare; altezza già considerevole per uno stabilimento balneario di grandi proporzioni, tanto più se si vuole ridettero alla vicinanza dei ghiacciai e delle vedrette di uno fra i più imponenti gruppi alpini, alle cime sorpassanti tutte i 3000 metri ed avvicinantesi nel gruppo centrale intorno ai 1000 metri.
   II grande stabilimento balneario di Santa Caterina — proprietà del sig. Clementi, che ne dirìge anche l'esercizio — va d'anno in anno annientando ed assumendo importanza primaria: può dare alloggio a più di duecento persone. Altro albergo di più modeste proporzioni, ma pulito e buono, è l'albergo 'Presero. \ ì sono inoltre in Santa Caterina osterie e caffè ed anche qualche casa d'aihtto, insufficienti tutti, nel cuor della stagione, a dare alloggio al sempre crescente numero dei bagnanti e villeggianti; onde non è difficile che molti siano costretti a ricoverare nelle baite in legno circostanti, del resto assai comode e pulite, e si direbbe quasi, preparate premeditatamente allo scopo.
   La sorgente d'i Santa Caterina zampillante da un prato, clic doveva in altri tempi essere un fondo lacustre, \ icino allo stabilimento Clementi, fu scoperta ed usufi uita fin dal 1698, e al principio del secolo scorso ne descrisse le sue proprietà terapeutiche e naturali don Baklassare Belletti, parroco della Yalfurva. Appartiene alla categoria delle acque acidule ferruginose, e viene senza dubbio dallo schisto grigiastro che domina nella formazione dei monti circostanti. Per molto tempo le acque di Santa Caterina non furono conosciute nò note come bibite medicinali, fuorché dai terrieri; ciò in causa della difficoltà delle vie e dell isolamento geloso nel quale i Grigioni tenevano la Valtellina. La fama di queste acque cominciò a diffondersi dopo che, aperta la via dello Stelvio, la Valtellina cominciò ad essere meglio apprezzata, studiata e percorsa da v i aggi a tori.
   Due sono le sorgenti principali di Santa Caterina: la prima e la più usata dà costantemente 200 litri d'acqua all'ora, della temperatura costante di 5° Pi. ; l'altra, a 30 metri di distanza, dà 100 litri d'acqua all'ora e si distingue dalla prima per lo spiccato odore di gas acido solfidrico che esala. L'acqua di Santa Caterina, presa alla sorgente, sembra in continua ebullizione per lo svilupparsi del gas acido carbonico che contiene disciolto in grandi proporzioni; questa qualità rende l'acqua leggera, digeribile, ed ottimo surrogato all'acqua di seltz a tavola. La quantità di ocra di