¦412 Parte Seconda — Alta Italia
Fig. 40. — Chiavenna: Antico vaso in pietra nel Battistero (da fotografia Prevosti).
dal lato di mezzogiorno; migliaia di inassi, molti dei quali di enormi dimensioni, si accavallarono gli uni sugli altri, lasciando fra di loro vani più o meno estesi. Le correnti d'aria clie li percorrono in vario senso vi mantengono una temperatura assai bassa, che anche nella più calda estate non supera mai i 10 gradi. I meandri interni di quelle grotte sono in numero grandissimo ed inestricabili. Fu fatto una volta l'esperimento di accendere in uno dei più profondi di questi antri mi gran fuoco, con materie atte a produrre molto fumo, come paglia bagnata e stoppie. Dopo circa 20 minuti si videro, a grande distanza, sul monte, colonne di fumo, attestanti ad un tempo la comunicazione esistente tra la parte alta della montagna con quegli ipogei naturali, e la rapidità e la forza delle correnti d'aria che dentro vi spirano.
Allo stesso cataclisma locale si deve attribuire l'esistenza di quel gruppo di alte e scoscese rupi, ergentesi nel mezzo del paese di fronte all'albergo Conradi, sul quale ora trovasi il giardino o belvedere del Paradiso, da dove si ha lo stupendo panorama di tutta la bassa vallata del Mera, tino al lago di Mezzola ed il profilo ben netto dei monti circostanti, fra i quali spesso scorgesi la piramide granitica del Campanile.
Appiedi e sui fianchi di questa rupe si ergeva il famoso castello, sede dapprima dei conti di Chiavenna, centro di fazioni guerresche nel periodo comunale e durante la signoria dei Visconti e dei Grigioni, dai quali fu smantellato nel 1G39 (fig. 41). Avanzano di quest'antico castello due torri e qualche muraglia fra le rupi del Paradiso ; il fabbricato che vedesi di fronte alla piazza è evidentemente opera rimasta incompiuta nel secolo XVII Un viottolo, detto Caurga, lungo 150 metri e scavato nel vivo sasso ad una profondità ili alcuni punti di 50 metri, fu eseguito a congiunzione delle varie parti della rocca, al tempo, sembra, dei Visconti.
Chiavenna è il maggior centro industriale, manifatturiero della provincia di Sondrio. Le industrie tessili vi sono rappresentate da uno stabilimento di primo ordine per la filatura del cotone con una forza motrice idraulica di 140 cavalli e 10,000 fusi in azione ed annesso opifìcio per la preparazione dei ritorti e dei Warps orditi per tessitura. La produzione del filatoio è calcolata a più di 00,000 pacchi per anno, che per la maggior