¦122 Parte Seconda — Alta Italia
sa die intorno al 905 giudicava in questa regione con autorità comitale Amicone od Amizzone da Breghentz, die era pure signore di vasti territori nella Rezia superiore. Nel 1038 si ha un Rodolfo di Wertemherg. insignito anche — non si sa come e perchè — del titolo di conte di Chiavenna. Sullo scorcio del secolo X, per il contado di Chiavenna insorgono contestazioni tra il vescovo di Como e quello di Coirà: Ottone I per troncar corto ed assicurarsi il passo importantissimo delle Alpi, dà ad Bdibaldo, vescovo di Coirà, il castello, le chiuse di Chiavenna e regalie inerenti (950). Ottone XII toglie Chiavenna al conte Amizone od Amizzone suddetto, per ridarla al vescovo di Coirà (8 ottobre 991) ; un Eberanlo è fatto conte di Chiavenna dall'imperatore Arrigo III nel 1046. Più tardi, durante la lotta accanita di Barbarossa con Milano e le città lombarde, un conte Eberanlo De Paravicini di Chiavenna (da non confondere col precedente), alleato colle genti delle Tre Pievi di Gravedona, assalta i convogli dei Tedeschi valicanti lo Spluga e per poco non fa prigioniero lo stesso Barbarossa, quando conchiusa — dopo la batosta di Legnano — la tregua di Venezia, ritornava per lo Spluga in Germania. Per questo colpo non riescito, il Paravicino, secondo afferma il Cantù, è spogliato della contea di Chiavenna, la quale venne dall'imperatore aggregata al ducato di Svevia, con ordine ai rettori del Comune di tenerla immune da ogni dominazione dei Milanesi ed altri Lombardi, Un decreto di Arrigo VI del 1191 conferma quello del padre, e ritorna gli alti diritti feudali sopra il contado di Chiavenna al vescovo di Coirà.
Nel secolo XIV i Visconti, diventati signori della Valtellina, riscattano per danaro dal vescovo di Coirà il contado di Chiavenna ed un secolo più tardi (1477), per danaro, Giovanni Maria Sforza dà ad Antonio de'Balbiani di Varenna il titolo di conte di Chiavenna con investitura imperiale. Ma i Grigioni, accampando gli antichi diritti della Chiesa di Coirà su Chiavenna ed il suo territorio, ne tentano, con frequenti incursioni dallo Spluga e dalla Maloja, la conquista. Bona di Savoia, reggente dello Stato pel figlio Gian Galeazzo Sforza, fa, nel 1486, fortificare maggiormente il borgo, circondandolo di mura; ma con risultati poco efficaci. Sullo scorcio dello stesso secolo Chiavenna è occupata dalle truppe francesi che avevano invaso il ducato di Milano. Le truppe svizzere ed imperiali, che comandate dal Badino, scendevano ni aiuto di Lodovico il Moro, sorpresero di nottetempo il presidio di Chiavenna e lo cacciarono. Tra la fine del secolo XV ed il principio del XVI, Chiavenna fu soggetta alle alterne vicende dell'intero Ducato milanese, non escluse le imprese del famigerato castellano di Musso, il Medeghino, il quale, tentando di farsi un principato in mezzo a tutta quella confusione ed al succedersi di conquistatori stranieri, assaltò, nel 1525, il castello di Chiavenna e lo tolse per sorpresa al commissario dei Grigioni, Silvestro Volpi. I Grigioni, clic già possedevano il territorio dal 1512, venuti alla riscossa, smantellarono il castello di Chiavenna, dopo averne cacciati gli scherani del Medeghino, capitanati da un tal Mattiolo Riccio, avventuriero come il suo padrone, resosi celebre per siffatte imprese nell'alto Lario e nella Valsassina.
Dopo questi fatti il contado di Chiavenna seguì le sorti comuni alla Valtellina, restando sotto i Grigioni ino alla sommossa del 1620, poi contrastato, guerreggiato tra Spaglinoli, Tedeschi, Svizzeri e Francesi; indi, dopo il trattato del 1637, ritornato con i Grigioni fino al 1797, epoca in cui essendo passato a far parte della Repubblica Cisalpina seguì le sorti della Lombardia.
Coli, elett, Sondrio — Dioc. Como — P2, T. e Str. ferr.
Campodolcino (1763 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende nell'alta valle di San Giacomo o del Liro, alle falde degli ultimi contrafforti occidentali del pizzo Stella a 1104 metri dal livello del mare. La strada nazionale dello Spluga passa fra le varie frazioni di cui si compone questo Comune e le diligenze fanno stazione nel capoluogo