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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Como e Sondrio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   46.4
   Appendice
   nello vicende politiche del Cantone — dovuto allo scalpello vigoroso di Vincenzo Vela. Non lungi dal Cimitero cattolico, sul fianco della montagna, dietro alla villa Bel Soggiorno, trovasi il Cimitero protestante, pur esso con qualche bel monumento. In quei dintorni havvi pure la piccola chiesa di Santa Maria di Loreto, eretta nel 1524, allo scopo di preservare Lugano dall'eresia luterana che allora cominciava a spandersi.
   Nella valle del Cassarate, ove l'acqua del torrente dà un certo quantitativo di forza motrice, si è stabilita l'attività industriale di Lugano con qualche opificio per la lavorazione della seta e del cotone.
   Caratteristica del paesaggio luganese, oltre del lago, è il monte San Salvatore (909 in.) che a guisa di cono immane si erge diritto, quasi a picco sul lago, a sud della città (fig. 58). Nessuna montagna in Isvizzera, e fors'anco fuori, domina più direttamente la città ed il territorio sottostante come fa il San Salvatore di Lugano. Il Pilato ed il Righi a Lucerna ; l'Uto a Zurigo, la Salòve a Ginevra sono già troppo distanti — quantunque più imponenti — per avere un'influenza diretta, immediata sulla rispettiva città ed il paesaggio che la circonda, come l'ha il San Salvatore por Lugano. La grande importanza di questo inoute, singolarissimo nella bellezza del paesaggio di Lugano, deriva dal fatto che quest'ultimo deve al monte i più sorprendenti effetti di luce e d'ombra in ogni ora del giorno, e nelle pomeridiane in particolar modo. Fino a pochi anni sono da Lugano si saliva il San Salvatore, affrontandone la base al Paradiso sulla riva del lago, per un sentiero assai erto e faticoso. Ora un'arditissima funicolare, rapidamente e senza fatica, in meno di un'ora, trasporta il comodo alpinista dalla base alla vetta del monte — che misura 638 metri dal livello del lago — ove per giunta alla vista indescrivibile trova un elegante albergo.
   Dalla vetta del San Salvatore si domina il Ceresio, con tutte le capricciose sue sinuosità; qualche lembo del lago Maggiore, oltre il quale, dietro un primo ordine di montagne, sorgono i colossi (lei Rosa e del Cervino; a nord, è tutto un susseguirsi delle cime nevose della catena centrale delle Alpi che si intravf edono a spuntare fra gli avvallamenti delle più prossime prealpi; ad est e sud i monti della vai d'Intel vi,'i fianchi poderosi del Generoso, le cime del Varesotto e per qualche sforo larghi tratti della pianura lombarda. Al nord la vista si estende, oltre che su Lugano e l'immediato suo territorio, sulle valli d'Agno, di Colla e Capriasca, sui monti della Valsolda tino al Caino gli è e più lontano sui monti Orobii, col Legnone che si vede spuntare al disopra dell'avvallamento di Porlezza. Sulla vetta estrema del monte, arditamente costrutta sull'orlo del precipizio che quasi a picco dà nel lago, havvi una piccola cappella dedicata al Salvatore.
   Fra le varie piante rare date dalla flora speciale del San Salvatore, havvi quella che i Luganesi chiamano fior del Monte: è la Daphne Cueorum, tanto graziosa, di profumo soave, il cui fiore si raccoglie in maggio.
   Il San Salvatore, mentre per tre lati si presenta come un blocco conico isolato, a sud si prolunga con un'alta costa di montagne, che da Melide fino alla punta di Mor-cote fa da sponda al lago. Questa regione è detta V Arlostora, ed è un territorio tipico, caratteristico, i cui villaggi piantati su alti dirupi ricordano in qualche modo, a distanza, i castelli fantastici della Sabina e degli Abruzzi. I villaggi dai quali questa singolare regione è popolata sono. Carabbia, Grancia e Carona.
   Nella chiesa di Carona, ove fu trasportato, togliendolo dal vecchio cimitero, si trova un bassorilievo ili marmo, che il Rahn non esita porre fra le opere dei momenti d'oro del secolo XVI. Rappresenta la Vergine col Bambino fra San Fiocco e Santo Stefano. La figura del protomartire è d'una bellezza superiore. Il largo petto e magnificamente modellato ed i tratti del volto improntati a profondo dolore sembrano rischiararsi alla ineffabile gioia della visione celeste dopo il martirio. La cornice, pure in marmo, è ornata di graziosi motivi del Rinascimento, resi anche nei menomi particolari con una finezza d'esecuzione inarrivabile. Nei dintorni di Carona sono le chiose di Santa Marta,