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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Pavia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 302

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di V ogliera
   «03
   livello del unire, con bella vista sulle rolline circostanti. Il Comune è grandemente frazionato, ma all'infuori del capoluogo, 1 paeselli o gruppi di cascinali e le ville ebe ne completano il nucleo non hanno importanza.
   Fertilissimo è tutto il territorio di Rovescala, in cui la vite è prosperosamente e quasi esclusivamente coltivata e dà ottimi vini: vi crescono eziandio i cercali, i legnini, la frutta, le ortaglie. L'allevamento del bestiame da cortile vi è praticato in vaste proporzioni, dando efficace sussidio alla economia locale.
   Cenno storico. — l'are che l'origine di Rovescala rimonti a grande antichità, essendo certa l'esistenza sua nel secolo IX. Infatti nel 943 vien donato da Ugone e da Lotario a Liutfredo vescovo di Pavia. Nel 977 è confermato ai Viscaresi pavesi, con titolo di contea. Senonchè, in carte del 981 e del 991 apparisce un Bernardo, forse della famiglia dei conti di Lomello, che si intitola conte di Rovescala, continuandosi poi una famiglia che lino ai nostri giorni si intitolava dei conti di Rovescala.
   Nelle vicinanze di Rovescala, nel 10S4, si combattè ima battaglia dai Piacentini contro i Pavesi, che sconfissero, tentando di diminuire l'influenza che questi avevano sii parte dei colli, fattasi più forte coi privilegi imperiali ottenuti nel XII e XIII secolo, che davano il territorio, compreso Rovescala, e tutti questi colli ai Pavesi, come distretto dipendente da Pavia. La pace tra i Piacentini e ì Milanesi coi Pavesi non poteva durare, e nel 1214, nonché nel 1210, i primi collegatisi assalirono i castelli spesseggianti su questi monti e principalmente rovinarono quelli di Castana, Pietra, Soriasco, Mon-tecalvo, Golferenzo, non essendo risparmiato nemmeno quello di Rovescala, che ebbe nei secoli XIII e XIV nuovi danni forse dai Beccaria, per cui Galeazzo Visconti lo faceva ricostruire nel 1361, Rovescala poi col suo territorio, nel 14S7, andò ni feudo ai Pecorara che lo governarono a mezzo di podestà e conservarono insino alla fine del secolo scorso.
   Colt, elelt. Stradella — Dioc. Piacenza e Tortona — P3 e T. a Madonna della Versa,
   Str. ferr. a Stradella.
   Volpara (46® ab.), — Questo Comune, il più esteso tra quelli del mandamento di Soriasco, si trova nella parte più alta del mandamento, non lungi dal contine del circondario di Voghera con quello di Bobbio. — Volpara, capoluogo del Comune, è nn paesello di modesta apparenza, sul pendìo d'un colle, a 358 metri dal livello del mare e con 300 abitanti circa. La sua chiesa parrocchiale, che ha titolo di arcipretura, apparteneva alla diocesi di Piacenza e passò a quella di Tortona nel 1817. Nulla havvi di rimarchevole in questo paese, nè nelle piccole frazioni, completanti il Comune, sparse sulle vicine colline.
   11 territorio di Volpara, per quanto montuoso, è abbastanza fertile: produce nella parte bassa e media viti, gelsi, cereali; nella parte alta dà castagni e foraggi.
   Cenno storico. — Pare che Volpara, col castello di Ceretto, sia stato dato nel 1014 dall'imperatore Enrico I al vescovo di Pavia quando gli si confermava il possesso di Cecima. Volpara appartenne al marchesato di Golferenzo e così nel 16S9, insieme a VIontecaho, andò ad Antonio Belcredi di Pavia, come nel 1789 era ancora compreso nel Comune di Golferenzo.
   Coli, elett. Stradella — Dioc. Tortona — P2 locale, T. e Str. ferr. a Stradella.
   Mandamento di STRADELLA (Comprende 8 Comuni con una popolazione di 22,347 abitanti). — Dopo la legge del 30 marzo 1890 il mandamento giudiziario di Stradella venne formato colla riunione delle antiche circoscrizioni di Stradella e di Montù Beccaria, eccetto in quest'ultimo il Comune di Castana che fu aggregato al mandamento giudiziario di Broni. 11 mandamento di Stradella è parte importante del circondario dì Voghera e confina a nord col Po, di cui segue la sponda destra da Port'Albera fino a Parpanese presso la foce della Bardonezza che segna il limite delle due provincie di