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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Pavia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 302

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parie Seconda — Alta llalia
   rinnovarsi delle impressioni va sempre più frettolosamente addensando i veli dell'oblio. Il monumento è in bronzo, rappresenta il celebre statista nell'attitudine che gli era propria quando si alzava per parlare alla Camera dal banco dei ministri o dal suo posto di deputato ed è opera mediocre dello scultore Bertone di Firenze.
   Nella via Cavour, che è la continuazione regolare della via Emilia, trovasi il bel palazzo Lo catelli, ove, dopo le fortunate battaglie del .1796 e del 1800, ebbe occasione di alloggiare Napoleone Bonaparte prima di passare il Po, per dirigersi su Milano. Poco lungi è la via Depretis, colla casa che fu del celebre parlamentare, modesta all'esterno, nella facciata, ma con una bella corte all'interno ed una magnifica loggia dalla quale si godo l'immenso panorama della pianura sottostante fino al Po, ed altre fra le nebbie della bassa lombarda. Altro editìzio notevole della città è l'antica casa della famiglia Guarini, in buona architettura del secolo XYII (fig. 107). Sono degne di menzione anche le case Alessi, De Ghislanzoni, Fiori, Moraschi, Sabbia, Coinolli, Bertacca, Mantovani, De Maestri, Pisani, ecc.
   All'estremità occidentale di Stradella, quando la via Emilia riprende lo storico ed antico nome, fra le ultime pendici di vaghissime colline, sorge, contornato da un folto d'alberi, che gli danno quiete e frescura, l'Ospedale Civico. È un edilizio quadrilatero con due ale ad avancorpo alle estremità. Una bella cancellata in ferro chiude sulla fronte della strada il quadrato formato dalle due ali e nel mezzo di questo sorge il monumento in marmo del conte Gazzaniga, che per la costruzione di questo edilizio lasciava un legato di 450,000 lire. L'edilizio è a due piani, il terreno ed il superiore; intorno al primo gira un bel porticato, intorno al secondo un ampio loggiato per modo che le varie sale di degenza sono perfettamente separate nella comunicazione fra di loro (fig. 108).
   Nella parte orientale della città, sulla via Emilia o corso Vittorio Emanuele, si trova il Teatro Civico, eretto nel 181-0, su disegno dell'architetto Chiappa di Milano: edifizio all'esterno semplice, di poca apparenza, ma nell'interno di buon disegno, a tre ordini di palchi ed illuminato a luce elettrica.
   Seguendo la via Emilia, verso oriente od in direzione di Piacenza, prima di uscire dalla città, si apre il grandioso piazzale detto il Foro Boario, poiché quivi nei giorni di fiera e di mercato si fanno importantissime contrattazioni sul bestiame da lavoro e da macello; quivi pure, nella stagione della Vendemmia, è il mercato dell'uva, uno dei più ricchi, popolosi e tipici che si possano immaginare. Dal lato della città il Foro Boario è fiancheggiato da nuovi ed eleganti edifizi, quali la palazzina Bailo, il palazzo Quirici, Mangiaratti, il nuovo Mercato coperto, il quartiere Arnaboldi (fig. 109), ecc. Altri due lati del vasto piazzale sono aperti e contornati da alberi, al di là dei quali si apre la vallata della Versa, pittorescamente insinuantesi fra vaghe verdeggianti colline.
   La necropoli di Stradella fatta a nuovo, colla facciata in istile che vorrebbe ricordare i monumenti ieratici dell'antico Egitto — opera dell ingegnere Venini — si trova fra i verdi pampini d'una collinetta a levante della città. Vi sono alcuni monumenti notevoli: ricca e monumentale, più che non lo importassero il carattere e le abitudini dell'uomo, è la cappella nella quale venne sepolto Agostino Depretis. Ne diede i disegni l'architetto Luca Beltrami di Milano.
   Stradella ha ottime scuole pubbliche d'ogni classe: ha una Scuola tecnica pareggiata, Asilo infantile, Scuole serali e festive ed altre istituzioni educative, e la popolazione n'è generalmente colta, intelligente, briosa. Nè mancano a questa piccola città ottime ed utili istituzioni di beneficenza: senza dire del grandioso Ospedale, con ricco patrimonio, più sopra ricordato, Stradella possiede un'attiva Congregazione di carità, amministratrice di un importante patrimonio da devolversi in sussidi agli indigenti, soccorsi ai malati poveri, erogazioni dotali, ecc., ecc.
   È vero che la produzione del vino e relativo commercio assorbe la maggior somma dell'attività di queste popolazioni; tuttavia non mancano in Stradella rappresentanze