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Appendice
ne tentavano l'assalto. Quest'assedio, cominciato il 18, durò luiona parie del 10 luglio, finche i difensori del forte, circuiti ila ogni parte, percossi dalle artiglierie, ritemila vana la difesa, issarono bandiera bianca. Garibaldi, ncll'accettare la resa del forte, fece rendere gli onori delle armi al presidio, ili circa 200 uomini, clic rimasero prigionieri. La presa del forte d'Ampola costò ai garibaldini 20 uomini, tra i quali il tenente d'artiglieria Alasia. La bandiera imperiale che sventolava sul forte fu mandata a Firenze, La presa ilei forte d'Ampola fu fortunato preludio alla battaglia che due giorni dopo dovevasi combattere in vai di Ledro. nei dintorni di Bezzeeca.
Grande fu il cordoglio dei Garibaldini quando, iri seguito all'armistizio del 25 luglio, dovettero abbandonare queste posizioni, con tanto valore conquistate e bagnale, dal sangue dei loro compagni, dei quali tanti vi rimanevano per sempre sepolti sotto le zolle di quei monti, su cui si abbondante ed odoroso cresce il ciclamino. A Enguiso un battaglione fece gli spari d'onore nel cimitero ove giacevano i commilitoni uccisi in battaglia; oltre a questo dai nostri diccvasi addio a Bezzecea, iiic.nlro. il popolo vi ergeva una lapide commemorativa dei caduti. « L'esodo dal Trentino — scrive il
Mario, storiografo della campagna — aveva figura di fatto tragico ».
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Se la valle di Ledro non offro all'ardilo alpinista salite di primo ordine, è però eenlro di importanti e dilettevoli escursioni, si dal lato scientifico clic per 1? grandiose prospettive che si godono dalle cime dei monti che la circondano Iticordiamo, per ilare ai nostri lettori completa idea ili questo interessantissimo territorio, le principali escursioni che si possono fare in vai di Ledro.
Jlonte Vo/&(1384ili.}. — Pei Molina, Prè, Capitello e. valle di Leano (1010 ili.); si ha una magnifica v ista sulla valle ili Ledro, sul lago, siili altipiano di Tremosine e sul monte Baldo.
Vonte ('arane (1501 ili.). — Per Prè, il Capitello e la Selva di Cartine si arriva ai prati di Carone. Di li, in breve tratto alla cima Panorami immensi.
ìlonle Tremaìzn (1915 ni.). — Vi si sale da Pieve, passando perla valle di Pur. Sul fondo della valle la strada si «livido in due. Tenendo: la sinistra si arriva a Tromalzo dei Zecchini (100(5 ni.') e ili là, per la valle del Gannii, in un'ora e mezzo, alla cima di Slavrinom ed in 2 ore, per la Bocca del Chiapon, al Tremalzo, elio è la maggiore vetta fra la valle ili Ledro od il territorio italiano.
Nei munii ohe stanno fra la valle di Ledro e le. Giudicano vanno ricordate lo escursioni : al monte l'ari (1080 ni.), ili grande importanza per la sua strutliira geologica e por la sua flora; al molilo Plebea (1913 ni.); al monto Cadria (2250 ni.), il più alto della valle. Per salirlo è d'uopo prendere. la vai di Concei, entrando poi nella valletta laterale ilei Mulini lino alla malga ili Vies. Di l, si entra nella valle di Cadria, che in un'ora porta alla vetta, impiegandosi ila Pieve ili Ledro 7 ore. Lo spettacolo clic si gode dalla vetta di Cadria è inilesciivibilo. Basti dire che. vi si dominano tutto il gruppo dell'Adaniello, la Prcsanelln, il gruppo di Brenta, lo montagne ili Fiqqia, di 1 rorono e lutto la linea ilei monti che dividono la valle ilei Sarca ed il bacino del Garda dalla valle dell'Adige, dal Bomlone cioè sino ali imponente blocco del Baldo.
III. — Da Riva di Trento al Buco di Vela
(Valle inferiore del Snrca).
La valle inferiore del Sarea comprende quell'ampio bacino idrografico aprentesi alla eslremità superiore del lago di Garda, ohe segue il corso del Sarca lino al gomito delle Sarclio, pel quale, da una stretta gola, questo limile sbocca dal territorio dello Giudicano e sopra le Sarclie, piegando alquanto in direziono di oriente, seguo l'emissario ilei lago diTohtino, seguendo in una valle sempre più stretta ed alpestre la strada postale da lìiva a Trento fin oltre \ ezzano, alla stretta fona del Ibleo ili Vela, passaggio tra la valle del Sarea e la valle dell'Adige. Contornano questo bacino idrografico e vi portano sovente largo eoiitrilmto ili acque torrentizie alte e bello montagne, quali : il monto Gazza (1980 ni.), ali estremità nord ilei bacino inferiore del Sarea, cui divide da quello della vallo di Non o del Noce; id osi, il monte Bombino (2170 in.') con tutta la -.cric delle sue cime settentrionali e meridionali, tra la valle del Sarca e quella dell'Adige; i monti di Vago e del Fonale a mezzodì, l'uno sulla sponda orientale e l'altro sitila occidentale del lago di Garda.