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Appendice
Iliva, illuminata a luco elettrica, fornita di tulti gli agi d'una moderna città, ha nn Imi Teatro, istituti di beneficenza, uri magnifico Ospedale e sopratùtto grandiosi edifizi scolastici, negli ultimi anni quasi tutti rinnovati e frequentatissimi. Ad onore di questa regione va detto che l'analfabetismo è quivi pianta più clic, rara, pressoché sconosciuta, lìiva, per la mite uniformità del suo clima, per la bellezza dei suoi dintorni, per l'incanto del suo lago, 6 slazione autunnale ed invernale frequentatissima da famiglie todesclie, russe ed inglesi particolarmente.
Fra le cose che più si ammirano nei dintorni immediati di lìiva_ è la strada del Tonale. È cosi chiamata, perchè scorrente per buon tratto nell'alpestre gola del fonale, il passo tra la vai di Ledro ed il lago di Garda. 11 tratto caratteristico, veramente meraviglioso di questa strada, è, quello che da Iliva giunge fino all'enorme spaccatura, donde da grande altezza il Penale si precipita nel Garda. Questo lavoro d'uomini nella parete della montagna che si precipita a picco nel Iago è, in una parola, sorprendente. Ammirando dal lago la strada clic s'alza e s'alza sempre, segnala da una striscia più chiara nel grigio sporco della dolomia, il pensiero corre a quegli arditi lavoratori, aggrappati alle minime scabrosità, in piedi quasi per miracolo sugli sdrucciolevoli pendii, che al disopra di burroni c precipizi spaventosi, terminanti negli inesplorati abissi del lago, intaccarono con picconi, con pali ferrati, e forse con mezzi più primitivi la roccia, facendovi dapprima un piccolo solco, una scalfittura quasi, che man mano va diventando uria trincea, tiri sentiero ed infine una strada, por la quale passeranno gli uomini e i carri e cogli uomini e i carri il progresso, il commercio, la ricchezza. Ciò, lo ripetiamo, e ammirando, meraviglioso.
La strada del Tonale si stacca da Piva a ponente del lago, in quella località ch'è detta Castello. Di là comincia subito l'ascesa elicsi fa poco dopo, affrontando il fianco della montagna subito ripida, toccando il maximum della pendenza regolamentare per le strade carrozzabili, Coli alzarsi della strada, strisciante contro le, pareti rocciose del monte, nelle quali si veggono tuttavia le traccio dei colpi di piccone ed i fori delle mine e che ben di sovente fa da letto, da padiglione alla strada stessa, la grandiosità del panorama si allarga inaspettatamente per sorpresa all'occhio del viandante,
Il monte Baldo, del quale si può ammirare tutto il magnifico ed imponente gruppo isolato, il lago disotto, terso, levigato, brillante come uno specchio clic si perde, all'orizzonte; lìiva, il monte l'rione, la vallata del Sarca ed Arco, la gola di Nago, Torbole, una plaga immensa di territorio somigliante a giardini incantali di sempreverdi, formano un complesso indescrivibile di bellezze naturali, che rare volle s'incontra addensato in uno spazio cosi ristretto.
Lungo la strada del Fonale si trovano tre piccole gallerie forale, quando, fra ì dirupi giudicati un tempo inaccessibili, venne aperto questo ardilo e singolare passaggio. Nella terza galleria (fig. 113), che e la maggiore ed alla quale tutti fanno tappa per dar tempo alle bestie ansimanti di tirar fiato, c'è uu'apertura che a ino' di ampio belvedere dà sul lago e sii Riva, lasciando godere d'un panorama incantevole, mentre, murata nella parete formata dal monte in una semplice lapide in marino bianco di Carrara, si legge questa iscrizione:
QUÉSTA VIA
GIACOMO GIS DA IìEZZECCA
ARDITAMENTE IDEÒ CHE MOLTI P1CEANO DELIRIO I MUMOiril IH I.EDKO, DI III VA, DI STOIU) SI'A SE
ONU E LA GRANDE 0 l'Eli A A SPESE DEI COMUNI NEL MDCCCL1 FU COMPITA COMUNICAZIONE CON 1ÌRESC.1A E MONUMENTO DELLA COMUNE PERTINENZA ROMANA ALLA TRIIÌÙ PARIA
Questa espressiva, se non elegantissima iscrizione, inerita di essere conosciuta e per sè stessa o come monumento eloquentissinio della patriottica pertinacia colla quale queste nobili popolazioni all'ormano e mantengono la latinità della loro origine.