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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Cremona e Mantova
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 296

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parie Seconda — Alla Italia
   Commessaggio (1631 ab.). — Il territorio di questo Comune, già appartenente al soppresso mandamento di Sabbioneta, si stende fra la riva destra dell'Oglio ed il confine della provincia di Mantova con quella di Cremona. È attraversato dalla strada con tra invia a vapore, cbe da Mantova va a Sabbioneta e Viadana. Il Comune di Commessaggio comprende anche la frazione di Bocca Chiavica. — Comniessaggio, capoluogo (22 m.), è un grosso villaggio di circa 1500 abitanti, sedente in riva del canale Navarolo. Ha carattere essenzialmente rurale, sebbene non manchi di qualche edilizio d'aspetto civile. Nulla peraltro di notevole.
   11 territorio di Commessaggio, copiosamente irrigato, è assai fertile. Dà cereali di ogni specie, lino, foraggi, viti e gelsi. L'allevamento del bestiame, la produzione dei bozzoli e dei latticini sono le sole industrie del luogo.
   Coli, elett. Bozzolo — Dioc. Cremona — P2 locale, T. e Str. ferr. a Bozzolo,
   Dosolo (3975 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende ad oriente di Viadana, sulla sponda sinistra del Po. Oltre del capoluogo, comprende le frazioni di Correggio-verde e Villa Strada. — Dosolo, frazione principale (22 m.), è un discreto villaggio di circa 1500 abitanti, attiguo all'argine maestro del Po: ha carattere rurale, ma non è privo per questo di edifizi civili e di bell'aspetto. Notevole la chiesa arcipretale dedicata ai santi Gervasio e Protasio, con giurisdizione sulle parrocchie sussidiarie delle vicine frazioni. Dosolo ha sufficienti scuole comunali, Asilo infantile; fra le istituzioni di beneficenza annovera il Monte di pietà e la Congregazione di carità. Vi sono istituzioni di previdenza e di mutuo soccorso tra operai e contadini.
   Il territorio di Dosolo, assai fertile, ma danneggiato di frequente dalle inondazioni del Po, produce cereali e foraggi in gran copia. Industria unica del luogo è l'allevamento del bestiame da stalla e da cortile.
   Cenno storico. — Si hanno notizie di Dosolo, perla sua chiesa piovana o battesimale, fin dalla seconda metà del secolo XI, in cui fu dall'imperatore Arrigo IV infeudato ad Ubaldo, vescovo di Cremona. Durante il periodo delle lotte comunali Dosolo possedeva un agguerrito castello che, nel 1306, fu distrutto dai Veronesi e Mantovani collegati coi Parmensi e condotti da Guido Bonacolsi detto Botticella, signore di Mantova, in guerra col marchese Azzo d'Este, signore di Ferrara. Nel 1441 fu teatro della guerra dei Veneziani contro Filippo Maria Visconti, per il dominio di Sabbioneta; davanti a Dosolo giunse la flottiglia dei Veneziani, con due bombarde mandate in loro aiuto dal marchese di Ferrara. Coi territori di Viadana e di Bozzolo, Dosolo passò in dominio dei Gonzaga nel secolo XV, ed ebbe più di due secoli di pace. Nel 1647 accamparono in Dosolo gli alleati Franco-Sardo-Estensi, moventi seriamente all'assedio di Cremona.
   Coli, elett, Gonzaga — Dioc. Cremona — P2 e T. locali, Str. ferr. a Guastalla.
   Pomponesco (1S91 ab.). — Si stende il territorio di questo Comune ad oriente di Viadana, sulla sponda sinistra del Po. dalle cui alluvioni è difeso, per quanto possibile, dal poderoso argine maestro. — Pomponesco, centro massimo del Comune (23 ni.), è un bel paese, nel quale è sopratutto notevole la piazza attorniata da ben costrutti edifizi con portici. La chiesa parrocchiale, di antiche origini, fu ricostrutta nel nostro secolo su buon disegno a tre navate. Ila complete scuole elementari, un Asilo infantile, un piccolo Ospedale, nn Monte di pietà e la Congregazione di carità.
   Il territorio di Pomponesco, per quanto lo consentano le alluvioni del To, assai fertile, produce cereali e foraggi in gran copia, gelsi e lino. L'allevamento del bestiame da stalla e da cortile è l'industria di maggior conto.
   Cenno storico. — Gli eruditi hanno dato a Pomponesco origini romane: forse il luogo fn così nominato in onore di Gneo Pompeo Magno, che diede ai Galli Transpadani la cittadinanza latina ed ai Cispadani la romana; altri affermano che quivi avesse stanza la famiglia Pomponia, della quale rimangono memorie in lapidi cremonesi. Nel