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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   .Mandamenti e Comuni del Circondario di Terni 3-29
   L'antica città giaceva prossima alla riva ilei Tevere, nella località ove oggi è la chiesa ili San Vittore e non può ben stabilirsi il tempo in cui l'antico municipio fu abbandonato, e gli abitanti si portarono nel sovrastante colle ove sorso poi l'odierno paese. Secondo riferisce Cicerone (Pro Mi/., 94) egli stesso aveva una villa ad Ocr'-culuiii. Nell'anno 413 dell'era volgare ebbe qui luogo una battaglia tra Mario, generale d'Onorio, ed Eracliano, uccisore di Stilicene, che vi rimase sconfitto. In quel tempo la città conservava ancora non poca importanza, poiché venne fatta scile di un vescovato e si ha memoria di un vescovo, Ercole, il quale intervenne al Concilio romano, tenuto nel 187; di Costanzo, che tenne la cattedra episcopale nel 199; di Fulgenzio, vissuto circa il 1510, e di Domenico, che, nel 595, assistè il Concilio convocato in IIonia da San Gregorio I.
   Nei tempi moderni varie fazioni e battaglie si combatterono nei dintorni di Otricoli e già accennammo, scrivendo di Calvi, alla sconfitta che ebbero sul monte di Otricoli le truppe napoletane dall'annata francese, comandata dal generale Mathieu.
   La corruzione del nome della città sembra esser cominciata in tempo assai antico, trovandosi negli Itinerari ed in alcuni manoscritti di classici già usata la denominazione Ulriculunt, donde poi ne derivò l'attuale nome.
   Gli scavi eseguiti, nel 1780, nella località ove sorse l'antico municipio, fecero conoscere parecchi pubblici edilizi, quali il l'entro, la Basilica, l'Anfiteatro, le Terme ed alcuni tempii. Questi avanzi, per la massima parte ricoperti, presentano ora ben poco interesse. Alcuni degli oggetti e dei monumenti tornati in luce nei ricordati scavi, eseguiti sotto papi l'io VI, provarono vieppiù come quel municipio romano fosse stato di non comune grandezza e splendore. Basterà il ricordare i notissimi monumenti che adornano la sala rotonda del Museo Vaticano; il grande mosaico, clic decorava il pavimento della principale sala delle Terme, in cui vedonsi figure di Nereidi, di Tritoni, di mostri marini e sceno di combattimento tra Greci e Centauri; la celebre testa colossale di Giove (fig. 135), che reputasi copia perfetta della famosa testa di Giove Olimpico, scolpita da Fidia, e la testa colossale di Claudio.
   Intorno a questi importanti scavi scrissero distesamente Io Westplml (Iiòmische Kampmne, p. IH) ed il Guattani (Monumenti Inediti, 1781) ed alla descrizione delle scoperte avvenute sono uniti dei disegni e delle piante degli edilizi che tornarono in luce.
   Fig. 135. — Otricoli : Testa di Giove rinvenuta negli scavi, ora nel Musco Valicano (da fotografia Au.nam).