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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   PARTE TERZA
   (Coni umazione)
   ITALIA CENTRALE
   BtfWHf* regione elio noi siamo soliti a chiamare col nome ili Marche, costituì H llwliwS nell'antichità il territorio piceno, abitati da due popoli, i Picenses cioè, $3 £#lÌia«H a norc'> ' P^aetuttii a mezzodì. II territorio piceno, a partire dalla P W91 'visione dell'Italia, fatta al tempo di Augusto, fu assegnato alla regione V (Picenum), i cui contini erano: a nord, il nume Aesis (Esilio);
   '---------' a sud, il corso del Matrinus (Salino) e le giogaie del Gran Sasso ; ad
   oriente, il mare Adriatico ; ad occidente, la catena principale deirApeiinino, che divideva il Piceno dai territori degli Umbri, dei Sabini e dei Vestim. Il contine tra i Picent.i ed i Pretuzii era formato dal liume Helvinus (Tordiuo), che nasce dal gruppo del Gran Sasso e scarica le sue acque a sud di Giulia Nuova, presso cui era la città di Castrimi Novum,
   Principali città deiPicenti erano: Ancona, Humana (Umana); C'upra Montana, Cin-gulum (Cingoli); Septempeda (San Severino); Asculum (Ascoli); Firmum (Fermo); Cupra Maritima (Civita di Marano); Urbs Salvia (Urbisaglia); Brema (Rovine di Eecina presso Macerata); Valerio (Fallerone); Tolentinum (Tolentino); Paiisidae (San Claudio di Posulano). Appartenevano ai Pretuzii le città di Interamnia Praetuttiorum (Teramo); Hadria (Atri) ed altre minori.
   Non tutte le città che oggi sono comprese nelle Marche fecero parte dell'antico Picenum, quali ad esempio Aesis (Jesi) ; Osti a (Montenuovo) ; Attidium (Attigio); Sena Gallica (Sinigaglia) ; Matilica (Matelica); Camerinum (Camerino), le quali appartennero agli Umbri. Per contrario, fanno parte dell'Abruzzo. Ulteriore le città del Picenum meridionale, ossia dei Pretuzii, oggi comprese nella provincia di Teramo.
   Difficile è il pronunziarsi circa l'origine dei Piceni, che pare discendessero dai Sabini, i quali ili seguito al voto di una primavera sacra, partitisi dalla natia regione, avrebbero valicato l'Apennino, fermandosi poi tra i monti e l'Adriatico. Nel viaggio i Sabini sarebbero stati guidati da un pico, uccello sacro a Marte (donde il nome di Picenum), che altri confusero con Pico re del Lazio e tiglio di Saturno. Il Colucci
   * Dettato dal prof. Luigi Borsari. 130 — a,a sPtHfisjp voi. HI.
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