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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Marche
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   Geologia. — I terreni che costituiscono la regione delle Marche sono di origine tanto più antica quanto più situati verso l'alto Apeunino. Sino ad una certa distanza dal mare la regione è costituita da terreni di sedimento di origine marma e fluviatile, giacenti ili istinti quasi orizzontali, siccome vennero originalmente formati e sono in genere terziari superiori e quaternari e costituiscono la maggior parte del territorio marchigiano. A questi terreni, che trovano riscontro nell'altro versante dell'Apennino, nell'Umbria e in Toscana, possono anche riferirsi quelli conosciuti col nome di nuovo pliocene e postpliocene. Essi comprendono le marne turchine, le sabbie gialle sciolte che ricoprono tutto il suolo del basso Piceno od Ascolano, nonché le sabbie argillose ed i conglomerati di soli ciottoli. 11 postpliocene riveste le falde, dei colli, massime a levante, e comprende le marne ocracee, le unirne calcaree, le argille lacustri, i travertini e le arene sciolte.
   Questi terreni pliocenici, prolungandosi verso l'Apeiuiino, incontrano i sollevamenti dei terreni terziari medii ed inferiori; ed è da notarsi, che mentre nel tratto medio dell'Apennino marchigiano i terziari superiori giungono quasi a toccare le. rupi apen-niniche propriamente dette, internandosi anche tra i monti, siccome riscontrasi nei territori di Pergola e. di Camerino, nei tratti verso nord e verso sud vengono arrestati 111 distanza dalla catena deirApennino, dai terziari più antichi, che troviamo specialmente addossati ai monti dell'Ascolano.
   La Marca media, in conclusione, ascendendo dal mare al monte, presenta o soli terreni terziari superiori, composti di vasti depositi di sabbie giallastre e di marne, o il solo terziario medio, contenente banchi di gesso e visibile soltanto perchè in qualche luogo, essendo stati distrutti i terreni superiori, sono rimasti scoperti e denudati gli strati più bassi.
   Le terre coltivabili dividonsi: 1° nelle terre provenienti dalla decomposizione delle rocce apeuniniche formate da argilla stratificata, generalmente di colore gialliccio dell'ocra e sufficientemente buone per la vegetazione; 2° terre dei terreni terziari, che costituiscono quasi tutto il piano della Marca media e marittima ; 3° terre dei terreni quaternari, che trovansi sulle colline e nelle pendici che guardano a levante. Questa terra è ottima per ogni sorta di vegetazione e costituisce la speciale e rinomata feracità delle colline dell'Ascolano.
   Orografia. — Interessantissima è. la regione montuosa dell'Ascolano, non tanto per l'elevazione cui giungono i principali monti, quanto per la varietà delle rocce che li formano e per la fauna e la llora. I monti principali sono : il monte Vettore (2477 in.), notevole pel dirupato e tiero aspetto che presenta e per il Iago cosidetto di Pilato, formatosi all'ovest del suo vertice, in fondo ad un largo burrone. Il monte Priore o della Regina. (2333 m.), il Castel maliardo o monte Berrò (2254 in.). Tra le rocce che costituiscono questo gruppo emerge, specialmente al Vettore, la dolomia liasica inferiore. Vengono quindi i calcari or bianchi, or rossi, compatti, con arnioni di selce, del lias medio; indi i calcari rossi ammonitici del lias superiore; finalmente i calcari della creta ed il calcare nunmiolitico dell'eocene. Alla sommità di questi monti ammirasi una svariatissima flora, tra cui anche l'elegante e nota pianta dell'Edelweis. Innanzi al gruppo della Sibilla, che costituisce la catena orientale deirApennino, è il monte dei Fiori (1692 ni.), cosidetto dall'abbondanza e rarità della specie, e tra questo monte e il ricordato gruppo sibillino s'innalza gigantesca l'enorme formazione arenacea costituente il solitario pizzo di Sevo (2421 in.), notevole, per la località detta Macerie della Morte, per le enormi rovine della roccia che costituiscono un vasto burrone (1).
   (1) Notizie esatte sugli altri munti della regione, sulla flora, sulla fauna possono leggersi nella Guida della Provincia di Ascoli Piceno, compilata per cura della Sezione Picena del Club Alpino Italiano, nel 1389.