Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino', Gustavo Strafforello

   

Pagina (22/423)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (22/423)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   10
   l'arie Terza - llalia Centralo
   HVMAMAS OVON AM-SPON7E RrnOViT-' .HIOHVV II iWVf'l P'f ASTVS;Wf«ENiOVHAEQK®\ INVIC f~AfAn E lU'I O SV/V- PS IT- HONOUF: ( fWCFA'-QVA' PIA*FRA! JQSCI veVI K lA'RfTE-SECVT VS ANTF • SAC FQS CHRIS TI -CREDIT \/R ¦ IPSL- PLUF S OVEM-C\m< TPf ROGAI RMRlblfjl'tRCftiOR-VT\Kk LhLi .,tyTA• SI r a •    U iVi
   PÉte^. i
   Fig. 4. — Ancona (Cattedrale) : Tomba del Bealo Gabriele Ferretti (da fotografia Alinaki).
   correttezza del diserrilo delle cornici c delle modanatura Yarii fori che veggopi tra le colonne iliducono a credere che l'arco fosse pure ornalo di rostri di navi, in bronzo. Questi ornamenti, c le stallie che ne coronavano la sommità, furono divelle nel guasto tinto dai Saraceni alla città, come nei (Jenni sturici abbiamo detto.
   Il porto niantcnnesi, presso a poco, nella forma e dimensioni clic aveva ai tempi di 'Irajano, sino ai secoli XIV c XV, e solo furonvi aggiunte nuove opere e fortificazioni, di quando in quando, e specialmente durante le guerre che gli Anconitani ebbero a sostenere coi Veneziani.
   Nel XVI secolo la città ottenne che ogni anno ire nobili fossero deputati alla cscavaziane del porlo di cui i papi, intenti alla fortificazione generale della cillà, ben poco si curarono. Un'esca-vazionc fu fatta nel 15G2, una seconda nel 1508. Il ruolo di Tra,ano,, mancante di scogliera, aveva ceduto in molti punti, rovinando vani tratti di muro, alcuni dei quali rovesciati all'esterno sono oggi appellati i sassi ielle Bobe. Anche il muro di cinta, guasto c flagellato al piede dalle onde, perchè privo del riparo dei molctti, accennava a cadere. Il celebre architetto Fontana, circa l'anno 1577, progettò a papa Sisto V la fondazione di una nuova strada sul lido, lo spurgo del porto, il restauro generale e la formazione di una vasta piattaforma sopra la secca di Santa Lucia; ma il
   progetto del Fontana restò lettera morta. Abbandonato cosi il porlo, ne consegui che i commerci andarono sempre più diminuendo a tale, clie le dogane e i dazi rendevano appena 30,000 scudi.
   La ragione delle cifre commosse i papi che cominciarono a provvedere seriamente alla conservazione del porto. Dal 1029 al 1035 furono spesi più di 100,QUO scudi per costruire un grandioso lazzaretto sulla rupe del Capodimonle, tra la Latteria dorica e la fontanella di Porta Pia. Dagli anni 1655 al 4058 grandi riparazioni furono fatte tanto all'interno, quanto all'esterno del molo di Trajano, aggiungendosi una sostruzione al muro occidentale della Loggia dei Mercanti, rinforzata da ampia platea, ridotta poi a ponte di sbarco.
   Clemente XII, volendo far ritornare a vita i quasi spenti commerci, accordò franchigia alla città il 44 febbraio del 1732, e deliberò l'ingrandimento del porlo, presso il quale, siilo dal 1731, aveva fallo cominciare la costruzione del magnifico Lazzaretto, sotto la direzione del Vanviudli, che lo innalzò su di un basso fondo, in mezzo alle acque 11 grandioso edilìzio, di forma pentagona, che presfavasi mirabilmente anche alla difesa dello slesso porlo, fu compiuto con la spesa di 300,000 scudi. In questi ultimi tempi il Lazzaretto fu destinalo all'uso di mngazziri generali, e recentemente vi fu impiantata la Raffineria