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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415
¦sii) Parie Terza —
Sari Domenico (vìa Puccinotti). — La porta, del quattrocento, è stupenda per gli intagli squisiti e per l'architettura e devesi al celebre ila-saccio, fiorentino, Nella lunetta superiore sonvi cinque mezze figure della Vergine e Santi, in terracotta smaltata, di Luca della Ilobbia (figura 133). La Madonna del Ilosat io, all'aliar maggiore, è del Conca e della sua scuola sono il Sui! Sebastiano, la Coni unione di San Ciro-lamo, il Miracolo di San Pietro, la Crocifissione, le due prime, copie dal flomenicbino.
L'obelisco che vedesi poslo Ira la chiesa e il palazzo Ducale fu donalo alla città, nel 1737, dal cardinale Albani, ed è formalo da quattro pezzi di obelischi diversi, su cui sono scolpiti dei geroglifici.
San Pietro Celestino (via Aurelio Sarti). — Contiene le seguenti pitture: a diritta, Sant'Orsola e Santa Scolastica, dì Girolamo Cahlicri, allievo di Claudio Veronese; Sani Pietro, di Benedetto da Lugo ; Saii Carlo, di Paolo l rhiiiellì.
Salila (.aterina (via Aurelio Salii). - Ul'altar maggiore è un bassorilievo in istueco dorato, rappresentante il Martirio dt Santa Caterina, opera di Federico l'ramlaui; Santa Teresa, quadro di Claudio lììdolfi; San Michele Arcangelo, del Patariazzi.
San Paulo. — 11 San Paolo all'aitar maggiore e lodevole oliera del Uiilolfì del quale sono pure le figure de Padre Elenio e i Miracoli dell'apostolo, eseguili a chiaroscuro. Le lavoletli con San Pietro e Sani'Andrea sono di Kallaelliuo dal Colle.
Santa l Inaia (via Santa Chiara). — Ari bilelto, secondo alenili, vuoisi fo'-sc il Bramante ; secondo alili Bernardino Baldi L'annesso convento fu eseguito su disegni del Genga.
Nella chiesa, all'aliar maggiore, è una pittura del Paradiso, opera del Ciahlieri di cui è pure Saniti Chiara, 1 cartoni della cupola furono il pinti da Ciro Ferri.
Nel 1872, eseguendosi dei restauri al pavimento, sì scopi i d sotterraneo ili cui giacevano irli avanzi mortali del duca Francesco Maria 1 Delfi lìovere, di Fleonora Gonzaga stia moglie, del cardinale Giulio loro figlio, di Giulia Varano nuora e ih Lavinia nipote Ix casse erano scoperchiale e fracide, le o^sa rimescolate ed oll'cse e alcune parti mancanti. Certamente le tombe furono violate da persone die. cercarono d'involare oggelli preziosi che vi si potessero contenere. Le ossa, a cura del Comune, furono racchiuse in nuove casse e depositale nel piccolo vano a sinistra dell'aliar maggiore, con un'iscrizione dettata dal prof. Canonico Alippi.
San Sebastiano. — Vi sono le seguenti opere d'arte. All'aliar maggiore : bella tavola con San Sebastiano, opera lodata di Giovanni Santi ; il San Michele, a sinistra, è di Claudio Ridalli; il San Carlo, del Roncalli.
Italia Centrale
Santa Croce. —11 quadro all'aitar maggiore è del Pomicili, elle vi rappresentò la Deposizione titilla croce. Il Cristo alla colonna, che vedesi a sinistra, è. attribuito a Federico Zuccari. L'affresco di San Sebastiano è un buon dipinto del secolo X\
Santa Ilaria della Torre —La porta di questa chiesuola ricorda il tempo della decadenza dell'arie nell'età romana ed è il pezzo di scultura più antico clic esista in Urbino. L lmii»i:i«/(i, al primo altare, è del lìertu/.zi, buona copia del quadro di Federico Barocci. L .l.wwn/c coi santi e del \ iviani.
Sant'Andrea Vpostulo. — 11 quadro rappre-senlanle Sani' Andrea ili ri va al mare è opera del Bertuzzi. Nella sagrestia esiste una bella lavola rappresentante una Santa Famiglia, pensiero di Ball'acllo, eseguila con molto gusto e con assai finezza da un suo scolaro.
Santo Spiriti). — Bello è l'interno, con soffitto tulio istoriato del Cialdieri, di cui sono pur® gli 1 postoli, nelle pareti. Il San Carlo e la Presentii zione al tempio, nei due altari laterali, sono di Claudio Ridsfli, Stupende le due piccole tavole, presso il primo altare, rappresentanti la Crocifissione e la Discesa dello Spirilo Santo, dovute al pennello di Luca Signorelli.
La statua che vedesi nell'attigua piazzetta era quella dì Altmamlro I ///.scolpita da Bartolomeo Bine'Miotti. .Ma per salvarla dalle ingiurie del volgo, nel 17U8, fu convertita in un San Pietro Celestino.
San Iraiircsco (fig. 131), via Raffaello. — l u innalzata nel 17 il) presso la vecchia chiesa ove furono sepolti Magìa Ciarla, madre di Raffaello, Giovanni Suite, Timoteo Viti, Federico Coni mandino, Bernardino Baldi, Federico Barocci, Muzio (Iddi. Gli nrchi che formano l'atrio del tempio sono di bella architettura del XIV secolo. I qiiadr di pregio clic vi etano ed alcuni monumenti dell'epoca ducale vennero collocali nell'Istituto di Belle Arti, di cui ci occuperemo a suo luogo. 11 quadro all'aitar maggiore, rappresentante Il perdono di .Issivi, fu dipinto ila Federico Barocci e la lesta di San Francesco è in carta riportata sulla tela. La cappella del Sacramento fu fatta erigere dal duca Francesco Maria Fna cappella interna appartiene alla Casa Albani ed in un'urna si conservano i precordiali papa Clemente XI 11 San Pietro, all'altare, è ili Giovanni Gliez.zi 1 due ovali diconsi del Honealli.
San lieriiartliiio fuori le VI lira (fig, 135).— \ uolsi di architettura bramantesca e fu fatta erigere dal duca Federico. Vi si conservò sino alla invasione francese la celebre tavola dipinta da fra Bartolomeo Corradinì, detto Ira Carnevale, ora nella Galleria di Brera a Milano. Oltre il Duca Federico, poslo sul (lavanti, il pittore effigiò, sotto la forma della Vergine, lìattìslu Sforza, moglie del duca, e sotto quella del Bambino