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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415

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a cura di Federico Adamoli

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   Urbino
   387
   Fig. 143. — Urbino : Interno della stanza ove nacque Raffaello Sanzio (da fotogr. Alinari).
   in questa ritta, auspice la famiglia Milani. La biblioteca fu ordinala dall'illustre Stefano Mor-eelli, chiamato in Urbino dalla fiducia e dalla stima dei proprietari
   Notevole, è anche la parte, dei manoscritti riguardanti la storia ili Urbino, dei suoi durili e della famiglia Albani. Una lapide marmorea indica la cameretta ove nacque Clemente XI.
   Università    con decreto 23 ottobre 1862, venne dichiarala Università libera provinciale.
   La sede dell'Università fu trasferita nel 1832 al nobile ed antico palazzo Bonaventura, situato nella parte piti monumentale della città e che ha per sé medesimo un pregio storico, poiché formò la prima dimora dei conti di Montefeltro, allorché vennero a stabilirsi in Urbino e ivi nacque, nel 1553, il filosofo Federico Bonaventura.
   Istituto di IJelle Arti delle Marcile. —Fu isti tinto con decreto del commissario generale straordinario delle Marche Lorenzo Valerio nel 1861 e per la novella istituzione fu acquistato dal Demanio il locale già delle monache di San Benedetto, che, fu poi ceduto per il Convitto normale, essendo l'Istituto ili Belle Arti passato al palazzo dei duchi Vi si insegna pittura, architettura, ornato e decorazione, clementi di figura, anatomia pittorica, ecc. L'Istituto possiede, una biblioteca, che prende nome dal Baldi Dipende dall'Istituto la galleria di quadri da noi ricordata in fine della descrizione del palazzo Ducale,
   tgllepf-Cpvillo Italiaello. — Ha sede in uno L splendido edilìzio eretto da Clemente XI, sino dal 1699, nella parte piò amena e salubre della città, presso la piazza Maggiore. Fu secolarizzato nel 1884 e sino ad oggi contò circa 2000 alunni. Furono qui istruiti: Clemente.XIV (Gauganelli), il sommo l'ucci iloti i, lo scienziato Alessandro Serpieri, l'archeologo Fabbretti ed altri molti.