Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino', Gustavo Strafforello

   

Pagina (403/423)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (403/423)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Mandamenti e Comuni del Circondario di Pesaro iJOo
   di Guidobaldo I. Varii Maceratesi furono vescovi e governatori di città principali dello Stato di Urbino. Giovanni Antracino fu archiatro di papa Adriano VI e Francesco Antracino Io fu di Gregorio XIII.
   Colt, elett. Urbino — Dioc. Pennabillì — P2 e T. locali, Str. ferr. a Pesaro.
   Belforte all'Isauro (558 ab.). — Piccolo e modesto villaggio, in amena posizione, a 343 metri sul mare, presso il fiume Foglia, ì cui fabbricati sparsi sono collegati da Un ponte sullo stesso liume. Sono sue parrocchie: San Lorenzo, San Pietro di Campo e San Pietro di Torriola.
   Il territorio, coni ed tè montuoso, produce soltanto pascoli, querele e uve.
   Coli, elett. Urbino — Dioc. Pennabiili — P2 a Pian di Meleto, T. a Sant'Angelo in Vado,
   Str. ferr. a Pesaro.
   Frontino (523 ab.). — Trovasi questo paesello a 515 metri d'altezza, sulla destra del torrente Mutino confluente del Foglia. 1 fabbricati sono cinti di mura e inerita menzione ti palazzo Vandina. Il Calindri scrisse che il paese fu originato dai Malatesta signori di Riniini e che dicevasi prima Fortino.
   Il suolo è fertile di cereali, di ottimi pascoli e di alberi di grosso fusto.
   Coli, elett. Urbino — Dioc. Pennabiili — P2 locale, T. a Macerata Feltria, Str. ferr. a Pesaro.
   Limano (790 ab.). — Cenni storici. Di questa terra sappiamo soltanto che fu un forte castello medioevale, signoreggiato dai Iìrancaleoni d'Urbania. Vi avevano un bel convento i Minori di San Francesco e trovavasi su di un monte detto Illuminato, perchè la tradizione vuole che ivi S. Francesco d'Assisi illuminasse un cieco. La chiesa del convento fu consacrata da Benvenuto vescovo del Montefeltro, il 26 maggio 1325.
   11 paese trovasi sulla sinistra del Foglia, a 306 metri sul livello del mare. Ha il territorio parte iti piano e parte ni colle e vi si coltivano scarsamente i cereali ; ma vi sono in molta copia le viti, le quercie ed altri alberi, da cui si ricava buon carbone. Vi è nel territorio una miniera di zolfo.
   Coli, elett. Urbino — Dioc. Pennabiili — P2 locale, T. a Macerata Feltria, Str. ferr. a Pesaro.
   Monte Gerignone (1313 ab.). — Cenni storici. Narra il Calindri che questa terra si nomasse, in antico, Mons Cìgunus, sebbene non se ne sappia con precisione l'origine. Ma il monte Cinguno o Ginguno fu invece da altri creduto il castello della Genga. A Monte Cerigliene dimorò alcun tempo il commissario feretrano.
   La terra trovasi a 536 metri d'altezza, su di ameno colle, presso la riva destra del fiume Conca e conta diversi buoni edilizi cinti da mura. Ha le parrocchie di San Biagio, San Donato, Santa Maria in Keclauso. Il territorio produce grano, uve, ghiande e legna da ardere. Vi si fanno eccellenti formaggi.
   Coli, elett. Urbino — Dioc. Pennabiili — P2 locale, T. a Macerata Feltria, Str. ferr. a Riccione.
   Pian di Meleto (1906 ab.). — Villaggio edificato a 320 metri d'altezza, sulla destra del fiume Foglia, al sud di Macerata. Fu anticamente cinto di mura di cui vedonsi tuttora gli avanzi ed ha un bel palazzi, fatto erigere dai conti Oliva, feudatari di questa terra: ora il palazzo è stato dichiarato monumento nazionale. Il Comune conta diverse parrocchie : San Biagio, San Lorenzo di Pirlo, Santa Maria di Moutiglioni e San Sisto.
   11 territorio è fertile di cereali, vini ed abbonda di buoni pascoli e di boschi.
   Coli, elett. Urbino — Dioc. Pennabiili — P2 e T. locali, Str. ferr, a Pesaro.
   PietrarubMa (636 ab.). — Il castello venne signoreggiato, nell'età di mezzo, dai signori di Montefeltro del ramo di Carpegna, formando la linea dei conti di PietrarubMa.
   L'abitato è a ponente di Macerata, su di un colle a 707 metri sul mare, presso le falde del monte Carpegna (1415 m.) ed ebbe notevoli ed importanti conventi di religiosi, quali quello di San Lazzaro dei Minori; quello dei Cappuccini, eretto nel 1526