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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parie Terza — Italia Centrale
   opere di diritto canonico. Dalla famiglia Ganganelli sortì i natali in Sant'Angelo in Vado il pontefice Clemente XIV.
   Coli, elett. Cagli — Dioc. Sant'Angelo in Vado — P3 e T. locali, Str. ferr. a San Giustino (valle del Tevere).
   Borgo Pace (1039 ab.). — Villaggio situato in luogo pianeggiante (449 m.) presso la grandiosa strada nazionale che da Urbino conduce ad Arezzo e alla confluenza dei torrenti Meta e Auro, che qui formano il fiume Metauro. Ha discreti fabbricati.
   Il territorio, generalmente montuoso, bagnato dai detti corsi d'acqua, è ricoperto di folte boscaglie, dalie quali ricavasi copiosa legna da ardere e carbone. Nei monti sono in esercizio alcune cave di eccellente pietra da costruzione.
   Coli, elett Cagli — Dioc. Urbani» — P2 a Mercatello, T. locale. Str. ferr. a San Giustino.
   Mercatello (2370 ab.). — Trovasi questo villaggio fra Sant'Angelo e Borgo Pace, sulla grande strada per la Toscana e presso la confluenza del torrente Sant'Antonio nel .Metauro. La sua altezza sul mare è di 429 metri. Ha buoni fabbricati, vie regolari ed una bella e spaziosa piazza, circondata dal nuovo palazzo Municipale, da due antichi edifizi sacri e (lai palazzo Gasparini del 10-40.
   Il territorio, che è parte in monte e parte in piano, è fertile di cereali, vino, granturco, pascoli e vi si ricava dai boschi del carbone e molta legna da ardere.
   l'omini illustri. — Diede i natali al Bench'elmi, artista celebrato del secolo XV.
   Coli, elett. Cagli — Dioc. Urbania — P3 e T. locali, Str. ferr. a San Giustino.
   Mandamento di URBANIA (comprende 4 Comuni, popol. 11,114 abitanti).
   Urbania (ò 138 ab.). — Ccnui storici. Grande confusione hanno fatto gli scrittori di cose marchigiane circa la fondazione e l'origine di Urbania, dicendola città degli l'rvinales Motanrcnscs, mentre vedemmo come oggi, colla scorta dei monumenti epigrafici, sia stato irrefutabilmente provato che Urvinum Mata urei/se fu dove oggi è la città di Urbino.
   Castel delle Ripe fu il nome della città medioevale, stanza ed asilo dei Guelfi di quelle contrade; ed ebbe quindi per nemici quei di Urbino, fautori caldissimi di parte ghibellina, i quali mossero guerra a Castel delle Ripe e lo distrussero, (ili abitanti, dispersi e fuggiaschi, implorarono allora l'aiuto di Guglielmo Durante, legato pontificio in Romagna nell'anno 1281. ed egli li accolse nella sua protezione e somministrò loro larghi mezzi per rifabbrica a» il castello, che dal nome del protettore tolse il nome di Durante. Questo, accresciuto di gente e di riputazione, divenne il capoluogo della provincia detta Massa Trabaria, dalle molte travi di abete che si tagliavano iu quelle montagne e che, superato I \ pennino al passo di Rocca Trabaria, pel Tevere porta valisi a Roma per esservi adoperate nelle grandi costruzioni ili quella città. Il territorio comprendeva oltre Castel Durante, Mercatello, Sant'Angelo in fado, Castel-lunario, Sassocorvaro, ed estendevasi da mia parte sino al monte Nerone, dall'altra sino a Sant'Agata e Macerata Feltria.
   Signori di Massa Trabaria, sino alla seconda metà del secolo X111, furono i Rran-caleoni, i quali ebbero tanta potenza da competere colla famiglia dei Montefeltro, e si imparentarono con essa e con quella guerreggiarono diverse volte. Ma collaudare del tempo prevalsero i Pel treschi e i Brancaleoni furono spogliati di diversi feudi e castella, sino a che tutta la signoria passi nelle mani dei Feltrcschi, per il matrimonio di Gentile, figliuola di Bartolomeo Rrancaleoni, con Federico figlio di Guidantonio e poi duca d'Urbino.
   Castel Durante cessò quindi dall'essere a capo di una separata signoria; ina non decadde per questo. Che anzi molti favorì ed abbellimenti si ebbe dai duchi d'Urbino, i quali vi promossero eziandio le industrie e segnatamente quella delle maioliche dipinte, che divennero rinomatissime per l'eccellenza delle pitture con le quali si adornavano.