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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Il Parti Terza Italia Ontralo
   ilr-!! Vruo b li sua sii rumi Ir,, ] trini iiccmlit Li gran piega saiihlclta tlel fiiBacj I, ,>er ultimo, la giogaia «Ietta c/i C(itrhtija, che separa la pile superiori- dell \rno ila ipiella del Tevere.
   Quest'ultima elle ergesi a I i-li) tiitifi dal livello del mare e eontinnala dalle uioritagiie. i'Iio. steudonsi, a ridosso ilAiv/zn e ili Coitomi, sino alle spmid<' ilei lago Trasimeno e a Perugia e. prolmignnsi ili là, digradando, lungo la sponda occidentali: d«d Tevere-.
   Fra queste catene successive e I irti», e, in alcuni casi, raeeliiusi «piasi fra le moni,'igne, giacciono parecflti liacini o valli, che oITrono nifeslensione considerevole di fertile pianura per la maggior parte cosi )ierfeltaiueiite piana da andar soggetta a freipienti inondazioni pruduti!ici ('ne' Iciupi auticlii scgiialainenle) ili paludi e ili laghi d'acqua stagnante. Tali sono, cillre la pianura alle fisci dell'Uno e del Serrino, il liariun in cui giare Lucca, la valle di Pistoia e quella in cui .si dilata Firenze, la capitale odorila illilla Toscana.
   A sud dell'Amo tutta quasi I estensione dell'Elriii'ia è occupata da una serie di colline, o, più correttamente, da un ampio tratto ili paese collinoso che slendesi dalla vai di Chiana al mare, e dalle sponde dell'Arno alla foce. dell'Ombrelle (sanese od Onihmir iiianfjiore). La maggior parte di queste colline — molte delle quali ergonsi ad un ìltczza non inferiore a tiOD ni. ed alcune arrivami pressoché a KM>0 — appartengono alla formazione detta «lai geologi siib-apenninini, e presentano, relativamente pai laudo, pendii agevoli e lìamdii dolcemente digradanti, ni vivo contrasto con le l'orini' ardile, e scoscese dell Vpennino centrale. Esse tutte si possono considerare come dipenilenii «lai medesimo sistema ; quantumpie asfai sfasate e diversificati conservano un generale parallelismo alla direzione da nord-ovest a sud-est della catana centrale apenninica.
   Ala a circa 01 chilometri a sud da Siena ergesi un gnippodi un carattere all'atto diverso e quasi intieramente isolato dalle colline a nord di esso — vogliamo dire il gruppo vulcanico ili cui é mitro il preciialo muìile \minhi, e di cui il mtmle ìaibn e il montam Hiulkufitni formano le osiremit ; la direzione generale di codesta massa è quasi da est a ovest.
   A breve distanza, a sud ili essa — quasi sui confini odierni della Toscana e «lell'ex-Slato pontificio — incomincia la gran regione, vulcanica che occupa quasi tutta l'Etrnria meridionale ed è connessa direttamente con quella del Lazio e della Campania.
   Questo distrelto comprende gli estinti ciaten vulcanici dei già descritti (nella provincia di limila) lago di lìolscna (Incus Valsinicnsis), lago ili Vico (Incus IVimnins), lago di lìrarciauo (Incus Sitbn-linns), crateri MG occupati ora da laghi del pari «die il pili piccolo lago di Alarlignano (Incus \lsieliiuis) e l'ora asciutto lincino di lìaccano.
   Nessuno di questi focolari vulcanici di eruzione fu in attività ne' tempi sloriei, «piaiitimque di data recentissima in senso geologico. Né alcuno dei colli vulcanici delLEtruria meridionale ergesi ad nn'altc.zza ragguardevole, come i rolli Albani del Lazio; ma il (ratto di cui è centro il inoliti-(Siluri© fa parte di una specie di barriera collinosa i he stendasi da est a ovest, dal Tevere «piasi sino alla costa marilliina ; ima barriera che limita a nord la veduta «lidia Campagna Koniana e fu per lungo tempo il limite delle armi romane.
   ti basso tratto prementnvatn ibdla Maremma slendesi fra le colline dell'interno ed il mare, e si può considerare come incominciante un poco a nord della foce, della Cecina e, steildentcsi «li L'i sino a lìonia; ma è ben lungi dal presente» una pianura ininlerrolta i uniforme; costituisce pintloslo una seipiela di bacini separati da serie intermedie di colli « Ile scendnno proprio alla costa e costituiscono i limiti naturali ili quei disiceli! separali, noti sotto i nomi di miiichuihi ili Cecina, di Piombino, di (ìrossrto, di OrbelcUn, eivc.
   1 limili iunior! ilell l triuia si possono classificare. succintamente in tre gruppi: 1° quelli che cadmio in Arno; quelli clic sboccano ilei leverò; e 3° quelli che avviansi dire.tlaiiieiite al mare.
   1° Ilei primo gruppo è singolare t'Ire non un solo nome aulico ci fu tramandato, eccetto quello dell' Ih.w, o Secchia, (die ora non raggiunge più I \rno, ina prosegue il suo proprio corsii al mare I tribolarli più importami dell'Ai no sono la Sierc e VOmbnme jiislniese al nord e i Elmi e \'Era al sufi,
   ~ìn liegli affluenti del Tevere il -obi ragguardevole «he vi si scarica dalla sponda elrnsca è il /%//«>, col suo inllnente. la Chianti prenienlovala. Parecchi liiimcrelli gli arano le acque dei