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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Terza — Italia Centrale
   Cenni storici. — Chiainavasi anticamente Cerreto di Greti e prese in seguito il nome di Cerreto Guidi dai conti Guidi, che dal Casentino avevano esteso la loro potenza sn parecchi luoghi della Toscana e che lo possedevano sin dal 1086. Fra il 1250 e il 1273 il castello, con le sue dipendenze, fu venduto dai Guidi dei vani rami alla Repubblica fiorentina alla quale fu tolto non inen di tre volte sul principio del secolo XIV, finché, con provvisione del 14 settembre 1336, essa ordinò (li circondare il paese sotto il castello di mura con otto torri. 11 disegno delle gradinate o rampe, dette i Fonti Medicei, per le quali si accede alla villa e alla chiesa plebana, è del Bontalenti e la loro costruzione costò 72,000 scudi fiorentini.
   Nel castello-palazzo suddetto, ora Da Filicaja-Geddes e anticamente dei Medici, fu strozzata (16 luglio 1576) la bella ma adultera Isabella do'Medici, la figliuola più giovine di Cosimo 1, sol sette giorni dopo che sua cognata, Eleonora di Toledo, aveva fatto la medesima fine miseranda a Cafaggiolo. Come leggesi nel bel romanzo di Francesco Domenico Guerrazzi, Isabella Orsini, sorella del granduca Francesco I, era stata data in moglie a Paolo Giordano Orsini, duca di Bracciano, che viveva a Roma immerso in tutte le dissolutezze, lasciando la sua bella moglie 111 custodia al cugino Trailo Orsini: il quale, abusando della fiducia in lui riposta, la sedusse e, scoperto, fuggì. Francesco 1 richiamò da Roma 1 cognato Paolo Giordano, che recò in dono da Roma alla moglie Isabella una muta di levrieri invitandola ad accompagnarlo a farne la prova al castello di Cerreto Guidi. Quando vi furono giunti ei « non se la strinse teneramente al seno, ecc. >, come narra, con altri, lo storico inglese Ilallam, ma, quando fu immersa nel sonno, fu calata dalla vòlta una fune con cui fu strangolata. La villa fu poi ammodernata in gran parte, ina la buca, attraverso la quale scendeva la fune, fu conservata gelosamente.
   Paolo Giordano Orsini sposò in seguito la bellissima e celeberrima poetessa Vittoria Àccoraniboni, amata dal cardinale Farnese, dopo aver cooperato ad ucciderne il marito, Francesco l'eretti, nipote di Sisto V, ed anch'essa fu poi assassinata a Padova, il 22 dicembre 1585 da Lodovico Orsini, Siffatti orrori perpetravano allora in Italia!
   Uomini illustri. — Nacque in Cerreto Guidi, il poeta bernesco Giovanni Santi Saccenti, rinomato pei suoi motti arguti, per le sue rime, che fanno testo di lingua, e più ancora pel suo epitaffio composto da lui stesso in allusione al trattamento ricevuto mentre era a Barberino di Mugello dal podestà, che gli dava a bere il vino della Passione: Qui giace ser Saccenti da Cerreto
   Che un gentiluomo fiorentin da Prato Lo fè morire col ventre pien d'aceto: Dite un requie ad un morto marinato.
   Coli, eletti Empoli — Dioc. San Miniato — P2 T.
   Montelupo Fiorentino (5807 ali.). — Vi si va per Solito da Firenze con la ferrovia 0 per la strada pisana che segue le tortuosità del fiume nella gola della Gonfolina, con a destra i boschi di Artiniiiio e a sinistra quelli attinenti alle ville Salviati Pucci e Alitinoli Sorge a 40 metri d'altezza, rinchiuso fra la collina, l'Arno e l'imbocco della Pesa, suo affluente. Dirimpetto, sull'altra sponda, giace la suddescritta Capraja sur un monte scosceso, donile l'antico dettato popolare:
   Da Montelupo si vede Capraja Dio gli fa e poi gli appaia.
   Là l'Arno sbocca dalla gola ed entra nella pianura d'Empoli; codesto e lo sbocco di vai di Pesa davano un'importanza militare alla posizione, di che il castello superiore situato sul peggio di Montelupo deve la sua origine, nel 1203, alle guerricciuole fra i Fiorentini sulla sinistra dell'Arno e i Pistoiesi coi signori di Capraja sulla destra dello stesso fiume; e fu allora che, dopo costruito sul poggio il castello di Montelupo,