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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 212

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   23-2
   Parte Terza — Italia Centrale
   (lue gruppi di quattro colonnine rilegate a metà del fusto da nn nodo e posanti su due leoni di forma arcaica. La porta sud, parte del 129S e patte antichissima, ha per pilastri due statue al naturale posanti su due animali analoghi a quelli dell'altra parte. Notevole una graziosa finestra bifora per sottilissima colonnina poggiante su una figura grottesca. Nell'interno anuuiransi bei quadri di Matteo di Giovanni e del Casolani, senesi. Il coro, a sette compartimenti di stupende tarsie in legno, è un dono dei Chigi e opera del Barili senese, per bellezza e pastosità delle figure d'un genere assai superiore a quello di Fra Giovanni da Verona.
   In vicinanza della Collegiata è. l'oratorio della Misericordia con una bella ma mal collocata Madonna col Putto o i Santi Sebastiano e Leonardo, del Sodoma. All'altra estremità di ima lunga strada trovasi la chiesa di Santa Maria, con una bella porta tonda. Il grandioso palazzo in travertino nella via principale fu fatto edificare dal cardinale Flavio Chigi: e più antichi sono i signorili orti leonini della stessa famiglia.
   Bagni di Vignoni.— A circa 5 chilometri a sud da San Qnirieo siede sopra un monticello il villaggio di Vignoni, e a circa 300 metri dalla sponda destra dell'Orcia scaturiscono le acque acidule ferruginose dei Bagni dì Vignoni, già note agli antichi Romani, rilevandosi da un'iscrizione, pubblicata dal Gruferò, che Lucio Tribolilo Paterno vi ricuperò la sanità e \i fece innalzare un tempietto. I bagni furono distrutti, nel 1230, dai Fiorentini uniti agli Aretini, ai Pistoiesi e ai Lucchesi; ina riattati tosto con tutti i comodi dai Senesi, come narra Simone Tondi che li visito nel 133-1*. Dopo quel tempo i Bagni (P Vignoni furono sempre iu fama ed anche al ili d'oggi sono frequentati da circa 100 informi all'anno. I nn gran vasca raccoglie la maggior parte dell'acqua minerale, la cui polla principale dà in un minuto barili 5 1, ossia 2507 litri d'acqua, che, secondo il Targioni-'Pozzetti, ha la temperatura di gradi 10.25 e sgorga con molta forza accompagnata da correnti di gas.
   Le acquo di Vignoni adoperansi principalmente per bagni e docce dalla metà di giugno alle prime pioggie di settembre. Hanno vasche pi i bagni comuni e particolari ed apparerei li per ogni maniera di docce, ed all'ormasi che ini terzo degli ammalati che vi si recano ricuperano la salute; ma la cura vuol essere protratta in parecchie malattie a 2.3 e talliata anche a 5 a uni Per l'alloggio vi hanno quattro alberghi: due per le persone agiate e due per le meno agiate. Le acque sono da gran tempo iu molta fama per la cura delle affezioni paralitiche generali e parziali, dei dolori reumatici e delle malattia cutanee. Giovano inoli re indie ostruzioni dei visceri addominali, nella leucorrea, nelle coliche uterine con dismenorrea, nella clorosi, nella rachitide, nelle scrofole, nei tumori bianchi, ecc.
   In vicinanza ai Bagni di Vignoni scaturiscono ancora YAcqua di Santa Vittoria, così detta dalla marchesa Vittoria Malvezzi-Chigi, e a maggior distanza VAcqua di Cehimonti, villa a 5 chilometri da San Quirico.
   Cenni storici. — Le prime memorie di San Quirico rannettonsi alla sua pieve o collegiata, la quale è antichissima, come abbiamo visto, come quella che risale al secolo Vili. Verso il secolo XI ebbe signori propr i e divenne m seguito Corte regia e residenza assai frequentata dei vicari imperiali, pur dipendendo pel civile e l'amministrativo da Siena, con la caduta della quale passò, nel 1550, a Cosimo I, a cui si serbò fedele finché Cosimo III, con diploma del 0 settembre 1077, convertì San Quirico, col suo distretto, con \ ignoni e i suoi Bagni in marchesato fendale a favore della famiglia Chigi che \i aveva splendida residenza alla fine del secolo XV, (piando primeggiava in Roma negli affari di banca e nel mecenatismo artistico: ne fu accordata l'investitura al cardinale Flavio Chigi, il quale chiamò, nel 1095, a successore un nipote di sorella, il marchese Bartolomeo Chigi Zombi da ri.
   Coli, elett. Montalcino — Dioc. Montalcino — P5 e T. locali, Str. ferr. a Torrenieri
   (fraz. di Montalcino).