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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272
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Parte Terza — Italia Centrale
Pretermettendo tradizioni e leggende, affermano gli storici che i Malaspina discendono dai marchesi di Toscana, dei secoli X e XI, e si divisero poi in Malaspina dallo Spino fiorito e dallo tipitw secco. Fu questa divisione e le successive suddivisioni secondo il diritto longobardico che impedirono maggiori fortune ai Malaspina.
La Lunigiana serba granili memorie di questa potente ed illustre famiglia, il cui capo-stipite Oberto Obizzo, parteggiando per la Lega Lombarda, difese, nel 1157, Tortona contro il liarbarossa, il quale lo investi in seguito di vasti fendi e castella in vai di Magra. E i Malaspina, macchiati anch'essi di saccheggi e delitti secondo 1 indole ili quei tempi barbari, si ebbero però, con la gratitudine, gli elogi di Dante Alighieri per l'accoglienza e l'ospitalità accordatagli.
Come già dicemmo sotto il circondario di Spezia, Dante, reduce da Padova, fu in Lunigiana nel settembre del 1306 e, accolto da Franceschino, dimorò in Mulazzo dove una casa additasi ancora, con più orgoglio che sicurezza, ai forestieri. E durante la sua dimora nella Lunigiana si raccontò che egli ripigliasse la continuazione del Poema sacro, per incitamento dì Morocdlo Malaspina a cui Dino de' Frescobaldi avrebbe consegnato i primi canti, scampati miracolosamente nella fuga di Dante stesso a Verona. E l'Alighieri, por attestare la sua riconoscenza ai Malaspina, accettò la difesa della loro causa nelle trattative di pace con quell'Antonio Camilla, vescovo di Limi, nemico acerrimo dei marchesi Malaspina di Mnlazzo e Villafrunca.
Né di ciò pago ne cantò la gloria in questi ed altri versi delFvni del Purgatorio: La fama che la vostra casa onora Grida i signori e grida la contrada.
Sul monte Caprione nella Lunigiana, detto del Corvo dal colore della sua vetta, il celebre Pillino, veseovo di Limi, fondò, nel 117G. il convento di Santa Croce a cui ere-desi, da alcuni, salisse Dante nell'autunno del 1308 e consegnasse al priore, frate Ilario, il manoscritto del suo poema. Il frate ben Io affermò in una sua lettera ad Uguceione della F'aggiuola, ma non gli si crede, maggiormente che presso il Corvo non vi ha memoria della visita dell'Alighieri.
Ferrovie, - Attraversano questa provincia: 1° La ferrovia Pisa-Spezia-Genova,che tocca Massa e vi percorre chilometri 15. — 2° La ferrovia Avenza-Carrara, di chilometri 4- — 3° La ferrovia Parma-Spezia, che tocca Pontremoli e percorre nella provincia chilometri 40. — 4° Il tronco da Avenza al mare, quello (la Carrara a Miseglia e da Miseglia alla Piastra, che servono esclusivamente al trasporto e commercio dei marmi. E la ferrovia marmifera costruita ilall'ing. Giuseppe Turchi (1870-1876) superando gravi difficoltà, con bellissime ed ardite opere d'arte. La sua percorrenza dalla marina di Avenza agli estremi delle tre vallate dei marmi: Jiaraccione, Canal Grande e Colonnata, è di circa 20 chilometri compresi i l'Vs chilometri della predetta ferrovia Avenza-Carrara che serve all'esercizio pubblico. — 5° Un altro tronco di ferrovia, in costruzione, parte da Lucca, percorre la Garfagnana toccando Castelnuovo e si dirige ad Aulla stilla Parma-Spezia.
Strade rotabili ordinarie. — 1° La strada nazionale Svezia-Cremona, dal ponte sul Rio al valico della C'isa; è lunga chilometri 18.632 e tocca Aulla, Terrarossa, Yil-lafrauca, Pontremoli. — 2° La strada nazionale Spezia-Peggio da Aulla al valico del Cerreto; e lunga chilometri 35.853 e tocca l'allerone, Rometta, Soliera, Moncigoli, Posara, Fivizzano, Verrucola e Vendaso. — 3 La strada nazionale Livorno-Manioca, dal ponte sulla Turrite Cava al valico delle Radici, confine della provincia di Modena; è lunga chilometri 48.134 e tocca Gallicano, Castelnuovo, Pievefosciana e Castiglione.
Oltre a queste sono ancora nove strade provinciali con uno sviluppo complessivo di chilometri 165.49S e moltissime strade comunali con uno sviluppo complessivo di chilometri 6SS.32!