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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272
Livorno
la fabbricazione di cucine meccaniche, di ogni fatta, di magazzini, di ferrovie di servizio, di gru colossali, quella inclusive girevule a vapore per pesi sin di 70 tonnellate, di forni a riverbero, di fonderie poderose, ecc. — furono costruiti molti vapori da guerra e mercantili, cannoniere e la grande corazzata a torri, la famosa Lepanto di 15,000 tonnellate. Sotto gli auspici del sempre compianto conte Camillo Benso di Cavour i fratelli Orlando costruirono inoltre molte caldaie e macchine marine, quelle fra le altre delle cannoniere Profana e Vernerò, e le mai chino di 7700 cavalli dinamici dell'ariete Vesuvio.
Il bacino di carenaggio degli Orlando, lungo metri 101- e largo 22, fu accresciuto di metri 31 da una società franco-belga. Sonvi inoltre due scali di alaggio per navi da 1500 tonnellate e lunghi metri 100. Quattro poderosi meccanismi idraulici possono, con trazione incessante, tirare a secco le navi in tre ore.
TORRE DEL MARZOCCO
Cosi detta da un leone indorato, abbattuto, nel 1737, da un fulmine, collocato al sommo a guisa di banderuola, è una torre stupenda, costruita, nel 1423, dai Fiorentini sulle rovine della torre Rossa, mia delle quattro torri innalzate dai Pisani fuori della presente porta San Marco. Ila un'altezza di metri 53.69, una periferia nel cèntro di metri 39.G8 e di metri 57.19 nella base. Ogni dado della sua forma ottagona è rivolto verso uno degli otto venti principali, dei quali reca scritti i nomi in alto. Veggonvisi anche scolpiti i quattro stemmi dell'antica Repubblica fiorentina: il giijìio della città, la croce del popolo, il leone della Repubblica e Vaquila che stringe fra gli artigli il drago dei Guelfi.
La torre, rivestita di bianco marmo, di bella e salda struttura, serba aspetto, sfidando il dente del tempo, di un'opera moderna. Quando fu edificala distava circa mezzo chilometro dalla terra; presentemente tocca quasi la spiaggia e serve di prigione delle guardie doganali. La torre del Marzocco, che sfidò l'assaltò, nel 1490, delle schiere dell'imperatore tedesco, Massimiliano, difese anche Livorno dagli assalti d'altri Tedeschi nel 1849.
ACCADEMIA NAVALE
Celebre istituto nautico-militare (fìgg.98-101), si compone di due fabbricati: del principale contenente i dormitori! le sale sontuose di ricevimento, la palestra ginnastica, le varie classi del corso normale, l'armeria, l'infermeria, la biblioteca, ecc.; e del secondario, sulle rovine del precitato lazzaretto di San Jacopo, in cui stanno gli uffizi di amministrazione, la caserma dei marinai, ecc.
PASSEGGI, BAGNI u 1 ARDENZA
Livorno è rinomato pei suoi dintorni deliziosi. Come la più parte delle vie interne della città, il pubblico passeggio dei Cavalleggeri o la via del Passeggio è piana, simmetrica, spaziosa, fiancheggiata di stabilimenti moderni e signorili, con viale laterale a doppia fila e giardini prospicienti l'amena spiaggia.
Dai così detti Mtdinaeci alla pieve di San Jacopo sorgono dalle onde, simili ad isolette paradisiache, i famosi e tanto frequentati stabilimenti balneari : Pancaldi, Sga-rallino, Garbini, Rinaldi, Ruberà, Ferrari, Meyer, con le loro rotonde coperte di tende accarezzate dal sole e dai venticelli marini.
Nella villa Palmeri, in cui albergarono parecchi uomini illustri: Vittore Hugo, Dumas padre, il cattolico Ozanam e Lamartine, che vi compose alcune delle sue poesie melodiose, trovansi i bagni caldi medicati per la respirazione marina.
Ma la dimora estiva prediletta dalla numerosa ed elegante colonia dei bagnanti è il villaggio dell'Ardenza, donde il pubblico passeggio prolungasi sino al prossimo paese di Antignano, sul piccolo promontorio di Bellavista.