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l'arte* Terza — Italia Centrale
alla patria comune. Ricordiamo fra i più celebri: Benvenuto (le' Rambaldi o più comunemente Benvenuto da Imola, contemporaneo a Dante, primo commentatore della Divina Commedia, il più autorevole fra tutti gli antichi commentatori, amico di Petrarca e di Boccaccio ; — Alberico de' Vestii da Barbiano, conte di Giudo, celeberrimo condottiero del secolo XIV, riordinai,ore delle milizie italiane, cui oppose alle compagnie di ventura straniere; — Muzio Attendolo Sforza, della terra di Cotiguola nell'agro imolese, famoso condottiero di ventura del secolo XIV, grande connestabile del regno di Napoli, gonfaloniere della Chiesa, capostipite degli Sforza, che furono duchi di Milano ed ebbero parte prinieggiante nella storia d'Italia durante tutto il secolo XV; — Alessandro ed Isabella de' Vestii di Cunio e Barbiano, im entori dtl-l'intaglio iconografico in legno, embrione poi questo dal quale germinò la maravigliosa invenzione della stampa; — Alessandro Tartagni, vissuto nel secolo XV, giureconsulto allora di fama mondiale, detto il Monarca delle temi, docente allo Studio bolognese e del quale ammirasi ancora il magnifico mausoleo nella chiesa di San Domenico in quella città; — Taddeo della Volpe, vissuto nel secolo XVI, abile condottiero, generalissimo delle truppe di terra della Repubblica di Venezia, la quale, alla sua morte, gli eresse riconoscente un magnifico sepolcro in Santa Maria; — Giovanni Sassatello detto il Cagnaccio, altro famoso capitano del secolo XVI, capo dei Guelfi di Romagna ed espertissimo nell'architettura militare; — Innocenzo Francucci, conosciuto in arte più specialmente per Innocenzo da Imola, allievo del Francia e di Raffaello, del quale fu uno dei migliori seguaci, artista di gran valore fra i più acclamati del secolo XVI; — Marco Antonio Flaminio, uomo dottissimo nella teologia e nelle umane lettere, nominato segretario del Concilio di Trento ; — Luca Ghini, uno dei primi che nel secolo XVI elevassero la botanica alla dignità di scienza positiva ; — Antonio Valsalva, celeberrimo medico ed anatomico, luminare in questa scienza nello Studio di Bologna; — Cosimo Morelli, architetto ed ingegnere di papa Pio VI, direttore del prosciugamento delle paludi Pontine, ristauratore dei palazzi apostolici, creatore d'importanti edilizi pubblici, come palazzi, ospedali, teatri, ponti, ecc.; — Luigi Valeriaui, vissuto sul principio del nostro secolo, uno fra i fondatori della scienza economica in Italia, memoro dell'Istituto italiano, onorato da Napoleone e da tutti i dotti del suo tempo, docente alla Università di Bologna e da questa città collocato nel Pantheon della Certosa, fra i suoi figli più illustri. ColL elutt e uioC- fmo]a _ pi; x., Str. ferr. e Tr.
Castel del Rio (2624 ab.). — Il territorio di questo Comune, che già faceva parte della provincia di Ravenna, ma che con legge del 30 giugno 1SS4 venne passato al circondario d'Imola nella provincia di Bologna, si stende nella parte più meridionale e più alta del circondario stesso, sulla strada che da Imola per Firenzuola, congiun-gendosi alla nazionale della Futa, si dirige a Firenze. — Castel del Rio, capoluogo del Comune, è un discreto borgo snlla riva sinistra del Santerno, a 221 metri sul livello del mare e 24 chilometri da Imola, in posizione salubre e pittoresca. Ha edilizi moderni ed antichi, tra questi la chiesa parrocchiale, gli avanzi del palazzo o rocca che fu degli Alidosi, signori del luogo, ed il grandioso ponte da questi fatto costruire nel secolo XV sul fiume. Castel del Rio ha buone scuole ed istituti di beneficenza.
Il territorio, assai frazionato, occupa una superficie censita di 5381 ettari, è abbastanza fertile in cereali, viti, castagne, frutta, legumi e foraggi. Si hanno pure cave di pietra arenaria da costruzione e per lavori di decorazione architettonica.
Cenno storico. — Questo luogo, già feudo degli Alidosi, ha antica rinomanza. È ricordato assai di frequente nelle cronache imolesi del periodo comunale, in ispeciu pei conflitti che, per conservare questo possedimento suH'Apennino, Imola dovette sostenere con Firenze e Bologna ed anche colla popolazione stessa sovente ribelle.
Coli, elett. e Dioc. Imola — F2 locale, T. e Str. ferr. ad Imola.