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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondarlo di Vergato
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   Uomini illustri. — Furono nativi di Marzabotto due famosi capitani di ventura del secolo XV: Andreuccio e Costantino di Egano. Nel paesello di Panico, frazione del Comune, nacque quel Marcello da Panico che tra il 148:3 ed il 1485 leggeva, con molto plauso, diritto nello Studio di Bologna.
   Coli, elett. Vergato — Dioc. Bologna — P3, T. e Str. ferr.
   Mandamento dì BAGNI DELLA PORRETTA (comprende 5 Comuni, con una popolazione di 20.DiG abitanti). — Il territorio di questo mandamento occupa la parte sud-ovest del circondario e confina: a nord, col mandamento di Vergato; ad est, col mandamento di Castiglione dei Pepoli; a sud, colla provincia di Firenze e ad ovest colla provincia di Modena.
   Il mandamento dei Bagni della Porretta è plaga completamente montuosa e forma per la massima parte l'alta valle del Reno. Dominano in questo territorio le già ricordate vette del Corno alle Scale, del monte Acuto, del monte Tresca, del monte dei Boschi, ecc.
   Il Reno e il maggior corso d'acqua del mandamento e ne bagna il capoluogo; corsi d'acqua speciali del mandamento sono il Sella ed il Rio Maggiore: quest'ultimo si getta in Beno in vicinanza del capoluogo dopo averlo attraversato. La strada interprovinciale Bologna-Pistoja che da Porretta in su prende qualifica di nazionale e la linea ferroviaria che segue la stessa traccia attraversano il mandamento, che è pure m comunicazione colla strada che dall'Apennino modenese, per l'Abetone, scende in Toscana, per San Marcello. Altre vie carreggiabili e mulattiere mantengono le comunicazioni fra ì varii paesi del mandamento e le località finitime. Anche il mandamento dei Bagni della Porretta è plaga essenzialmente agricola.
   Bagni della Torretta (4400 ab.). — 11 territorio di questo Comune, già detto semplicemente della Porretta, occupa la parte media del mandamento ed è sulla sponda sinistra del Beno; ha una superficie censita di 3365 ettari.Il Comune è assai frazionato; ma la frazione centro, Bagni della Porretta, è un grosso ed industrioso borgo di circa i'000 abitanti, in posizione ridentissima, a 55 chilometri da Bologna e 349 metii sul livello del mare. Porretta o Bagni della Porretta è oggi una delle stazioni balnearie più frequentate da italiani e stranieri e vivendo specialmente di questa profìcua industria dei bagni è naturale che il paese si sia abbellito in ogni sua parte, onde renderne aggradevole e prolungato il soggiorno ai forestieri ed ai bagnanti. Perciò il paese è nella massima parte formato da edifizi moderni di bella ed elegante architettura, fra i quali primeggiano gli alberghi grandiosi mimiti di tutto il confortevole, gli stabilimenti dei bagni, alcune ville o palazzine private, la casa del Comune, la chiesa parrocchiale di corretto disegno e di recente ristaurata. Nelle vie ben lastricate e pulite si aprono bei negozi, trattorie e caffè che potrebbero benissimo figurare in una città. I dintorni di Porretta si prestano a varie, interessanti e non troppo faticose passeggiate.
   Il territorio di Porretta produce: cereali, viti, frutta, legumi, ortaglie e nella parte alta castagne, legnami da opera, da ardere e da carbone. L industria è rappresentata da una fabbrica di attrezzi per l'agricoltura, un'officina per la illuminazione elettrica e una tipografia.
   Le acque della Porretta, — Secondo accurate indagini fatte dagli storiografi locali sembra che la rivelazione dell'efficacia curativa delle acque porrettane sia avvenuta nel secolo XII od al più tardi nel XIII e, secondo la leggenda tramandata fra i secoli, per opera di un bue, che, ridotto all'estremo di consunzione e lasciato dal padrone in balìa di sè stesso, si abbeverò istintivamente ad una sorgente fino allora sconosciuta e guarì. La credenza di questo fatto è tanto incarnata nella popolazione che il Comune, da secoli, ha dipinto sul proprio stemma il bue che sta abbeverandosi al salutifero ruscello. Recenti indagini, dovute sopratutto al prof. Bavaglia, provano che le
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