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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondarlo di Vergato 267
   tutti di più die modesto aspetto, abitati da gente dedita per lo più alla cavatura delle pietre, al taglio del legname, alla fabbricazione del carbone e alla fabbrica delle botti.
   Il territorio di Casio e Casola è abbastanza fertile : dà cereali, castagne, legumi, patate, ghiande, legnami da opera, da ardere e da carbone. Nella regione alta del Comune vi sono pure estesi pascoli.
   Cenno storico. — Sebbene in una valletta appartata e di modesto confine, Casio e Casola ha memorie antiche e storia non del tutto oscura. Casio fu, al tempo delle lotte comunali, luogo importante e forte, con un castello munito di una torre pendente somigliante a quella detta la Garisenda di Bologna; n'ebbero possesso dapprima 1 toscani conti di Magonza, indi il Comune di Bologna. Anche Casola era pure munita di valida rocca e resistette a vani assalti ; ma tutto cadde in rovina.
   Coli, elett. Vergato — Dioc. Bologna — P2, T. e Str. ferr. a Bagni della Porretta.
   C-aggio Montano (4444 ab.). — 11 territorio di questo Comune, che è uno dei più alti e montuosi della provincia di Bologna, si stende nella parte settentrionale del mandamento di Torretta, presso al confine della provincia di Bologna con quella di Modena. Il Comune è sminuzzato in piccoli villaggi ed in gruppi di casolari sparsi per la montagna. — Gaggio, capoluogo del Comune, è il maggior villaggio contando circa 1200 abitanti. Sorge a 7 chilometri nord-ovest da Porretta su un poggio a 573 metri sul livello del mare; ha modesta apparenza ed all'infuori della posizione pittoresca ed aprica nulla offre che possa interessare.
   11 territorio di Gaggio Montano, ben esposto, dà: cereali, legumi, frutta, ma sopratutto castagne, ghiande e legnami da opera, da ardere e da carbone; vi sono pure nella parte più elevata pascoli frequentati da mandre di ovini. L'allevamento di questo bestiame e del suino, la produzione di formaggetti e la lavorazione casalinga della canapa, insieme ai lavori dei boscaiuoli sono le industrie delle quali maggiormente si sussidia quella popolazione, a complemento della piuttosto scarsa produzione del suolo.
   Cenno storico. — Si danno a Gaggio Montano origini antichissime, preistoriche, affermando gli etimologisti che questo nome viene dalla parola celtica Gagg, significante poggio vestito o coperto, ed infatti i luoghi circostanti a Gaggio sono tutti rivestiti da folte boscaglie di querciuoli. Vuoisi inoltre che Gaggio, nel secolo Vili, facesse parte della dote della moglie di Astolfo re dei Longobardi. Più tardi è ricordato per vicende nelle cronache bolognesi del periodo comunale.
   Uomini illustri. — Nativo di questo luogo è Cola Montano, dottore in arti, che tenne cattedra a Bologna dopo il 1476.
   Coli, elett. Vergato — Dioe. Bologna — P2 locale, T. e Str. ferr. a Bagni della Porretta.
   Granacjiioiis (4794 ab.). — Si stende il territorio di questo Comune sulla sponda sinistra del Reno, al confine tra la provincia di Bologna e quella di Firenze, in regione assai aspra e montuosa. È Comune di carattere essenzialmente rurale e montanino, assai frazionato. — U capoluogo, o frazione di Granagliene, è un mediocre villaggio dì circa 650 abitanti, a 766 metri sul livello del mare, che nulla, all'infuori della pittoresca sua posizione, offre al visitatore. Dista circa 8 chilometri, a sud da Torretta. Altra frazione importante è quella di Molino del Tallone, in fondo alla valle sulla riva destra del Reno, con stazione ferroviaria sulla linea Bologna-Firenze. Ticcoli gruppi di casolari, modestissimi, completano il nucleo di questo Comune.
   Il territorio di Granagliene produce limitatamente cereali e legumi; il massimo prodotto della regione è quello delle castagne eccellenti, di cui o fresche o seccate, od in farina, tanto a Bologna che in Toscana, si fa grandissimo commercio. Nel Comune di Granagliene si trovano eziandio estese boscaglie di quereie e quercioli, che facilitano l'allevamento dei suini e la preparazione del legname da ardere e da carbone. La lavorazione casalinga della canapa e praticata da tutta la popolazione muliebre