Provincia ili Modena
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tirocinio, si applicano alla trattura delle diverse paglie dal salice; paglie che poi vendono alle ditte produttrici ed esportatrici delle treccie di truciolo. Gli industriali fanno fabbricare le treccie dagli operai addetti ai loro stabilimenti o, non bastando questi, consegnano le paglie ad operaie esterne per ritirarle lavorate in treccie.
Le treccie che si fabbricano sono liscie a tre, a sette, a nove e più paglie; misurano 40 ed anche 41 in. di lunghezza ed il loro prezzo medio attuale, compresa la paglia, varia da lire 0,15 a lire 0,90 per ogni treccia. Vi sono, poi, le eosidette treccie di tintoria, cioè fatte con intreccio a diversi disegni; il primo di questi vaiia da un minimo di lire 0,70 ad un massimo di lire il o 4 c'rca. La maggior richiesta però si porta sempre sulle treccie ordinarie, tanto comuni che di fantasia, onde il guadagno medio di una operaia adulta è inferiore ad una lira per giorno e quello di un fanciullo è di circa centesimi 30. Il guadagno degli operai che attendono alla trattura della paglia è 111 media di lire 1,50 al giorno. I prezzi delle treccie variano di molto a seconda della specie e quantità di treccie richieste per il consnnio, con una spiccata tendenza a diminuire, in causa specialmente della crescente produzione.
Le treccie di truciolo conosciute erroneamente sotto il nome di paglia di riso si vendono in piccola parte in Italia, e per la maggior parte si esportano all'estero sulle principali piazze di Europa, specialmente Parigi, Londra, Dresda, Bruxelles. Londra è più che altro un centro di riesportazione per l'America, le Indie, l'Australia, quantunque, anche in quei paesi, il truciolo venga spedito da Carpi direttamente in gran copia, e segnatamente a New-York e nelle Indie. Sotto il punto di vista industriale, la lavorazione del truciolo ha il carattere di un lavoro domestico, al quale si dedicano specialmente le donne e le fanciulle da 6 anni 111 su ed anche i vecchi inabili ad ogni altro lavoro. Gli uomini si limitano per lo più alla trattura del truciolo, che si ricava dai pali di salice, nascenti lungo le rive dei fiumi.
Secondo gli accertamenti fatti, nella provincia di Modena sono oltre 10.000 persone che durante 6 mesi dell'anno negli opifici ed a domicilio lavorano per questa industria ; durante gli altri G mesi questo numero si riduce della metà. Si calcola che un ugual numero di persone sia occupato in questa industria nei Comuni delle altre provincie alle quali fu precedentemente accennato.
La fabbricazione delle treccie e dei cappelli di paglia è ristretta al Comune di Formigine ove però ha una certa importanza, tenendovi occupate oltre ad 800 persone, per la massima parte donne e fanciulli, con una produzione annua di circa 3.000.000 di treccie e di 30.000 cappelli, trovanti smercio in tutta la provincia e fuori. Per la lavorazione dei cappelli liavvi in Formigine 1111 opificio nel quale lavorano 30 operai, tra uomini e donne, con tintorie e macchine soppressatrici, attivate da un motore idraulico della forza di 8 cavalli.
Tintura della Paglia e del Truciolo. — Esistono nella provincia di Modena 4 opifici esercenti questa industria; si trovano nei Comuni di Formigine e di Carpi: taluno è anche dotato di forza motrice idraulica ed a vapore.
Lavorazione delle Sporte, Stuoie, Panieri in vimini. — Quest'industria è specialmente esercitata nel Comune di Ravarino, ove, secondo i ragguagli forniti da quel sindaco, nel 1895 si contavano 680 operai occupantisi per circa 3 mesi nei rispettivi domicili! nella fabbricazione delle sporte, con una produzione media annua di circa 330.000 sporte; altri operai attendono alla fabbricazione delle stuoie e dei cestelli di vimini.
Manifattura dei Tabacchi. — Esiste ili Modena una manifattura governativa dei tabacchi, dotata di una forza motrice a vapore di 18 cavalli e nella quale lavorano 111 inedia oltre 500 operai, tra maschi e femmine. La produzione media di tale opificio è di circa 740.000 chilogrammi di tabacco lavorato all'anno.