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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Modena e Reggio nell'Emilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1902, pagine 328

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondano di Guastalla
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   impadronì a tradimento di Poviglio e ne fece atterrare la rocca, che qualche tempo dopo fu risarcita ad opera di Giberto e .Manfredo da Correggio, nemici al Terzi. Nel 1436 Luigi Dal Verme ottenne, da Filippo Maria Visconti, una nuova investitura di questo feudo; ma poco appresso, essendosi ribellato, gli venne confiscato ogni dcniiiLO.
   Nel 1497 Lodovico il Moro donava il feudo di Poviglio a Leonora Adorna di San-severino, la quale lo vendette ai marchesi Stanga di Cremona, che, alla loro vt Ita, dovettero ritornarlo al duca, il quale ne investì il fidato suo Pier Francesco da Noreto. Precipitata la causa del .Moro e dei suoi fautori colla discesa di Lodovico XII, re di Francia, in Italia, questi toglieva il feudo di Poviglio al Noreto, creatura del debellato duca e lo donava a Federico marchese di Mantova, che lo vendette nel 1539 a Rodolfo Gonzaga, quando comprava Guastalla. Don Ferrante Gonzaga tentò di riaverlo da Rodolfo, allorquando cospirava contro l'immondo Pier Luigi Farnese, perchè assai gli avrebbe giovato di avere un tal luogo nello Stato di Parma, al cui dominio egli agognava. Queste trame, scoperte dal Farnese, furono causa di un nuovo assalto e relativa distruzione al castello di Poviglio, che fu poi risarcito da Don Camillo Orsini, governatore di Panna in nome della Chiesa, dopo l'avvenuta uccisione di Pier Luisi nell'anno 1547. Durante il periodo della Repubblica Cisalpina e del Regno Italico Poviglio fu aggregato al dipartimento del Crostolo: nel 1816 passò allo Stato di Parma e, nel 181-7. rientrò a far parte dello Stato estense fino al 1859.
   Coli, elett. Monteccbio Emilia — Dioc. Reggio — P2 e T. locali, Str. ferr. a Brescello.
   Castelnovo di Sotto (5618 ab.). — Questo Comune, che per gli effetti amministrativi appartiene al circondario di Reggio, fu sia capoluogo di mandamento giudiziario, soppresso colla legge 30 marzo 1890 ed aggregato al mandamento di Poviglio. Il territorio di questo Comune si stende a nord-ovest ila Reggio ed è attraversato dalla strada provinciale da Reggio a Brescello. E Comune eminentemente rurale ed è formato, oltre del capoluogo, delle frazioni seguenti: Sant'Andrea. San Savino, Cogruzzo e Meletole. — Castelnovo di Sotto, capoluogo, è un grosso villaggio, a 4 chilometri a sud-est di Poviglio. di circa 1200 abitanti, sulla sinistra del Crostolo, di carattere affatto rurale, ma non privo di edifizi moderni. Di buon disegno è la chiesa parrocchiale.
   Assai curata in questo Comune è l'istruzione popolare, contandosi nel capoluogo e nelle frazioni sei scuole elementari pel4 i maschi ed altrettante femminili, nonché tre asili d'infanzia rurali. L'assistenza pubblica è rappresentata da un bell'Ospedale col cospicuo patrimonio di 392.000 lire, e da un lascito educativo ed eleinosiniero, con un patrimonio di 15.980 lire, istit uti ani ministrati dalla locale Congregazione di carità; ha inoltre due, corpi di musica, Società operaie di mutuo soccorso, ecc.
   Il territorio di Castelnovo di Sotto è fertilissimo: produce cereali d'ogni specie e foraggi in quantità, viti, gelsi, ortaglie, canapa. L'allevamento del bestiame da stalla e da cortile, favorito da una rinomata stazione di monta bovina e suina esistente nel Comune, è industria fìorentissiina, che dà largo impulso al traffico di esportazione ed alla fabbricazione dei latticini, in ispecie.dei formaggi di orano. Sonvi all'uopo 13 caseifìci, operanti con metodi perfezionati e razionali. Altre industrie sono: 3 fabbriche di paste da minestra, una tipografia ed una piccola fabbrica di maschere in cartapesta.
   Cenno storico. — Le prime notizie che si hanno di questo luogo datano dal 1037 e vuoisi che fosse formato da profughi reggiani e parmensi rifugiatisi in quelle località allora boscose e paludose, per scampare all'invasione degli Ungheri, che, sul principio del secolo X, chiamati in Italia da Berengario I, devastarono singolarmente la regione emiliana. Nel secolo XI Castelnovo ili Sotto era considerato come dominio della diocesi di Parma. Nel 1406 ne fu investito Otto de' Terzi; morto costui fu occupato dal marchese Nicolò III d'Este, che stava riconquistando il Reggiano, contesogli fin allora dal Terzi; nel 1421 fu occupato dalle truppe di Filippo Maria Visconti, in guerra cogli