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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   2
   l'arti; Quarta — Italia Meridionale
   Prov. di Avellino (Principato Ulteriore) .... Eroi 3037
   » 2118
   » 52fi7
   » 906
   » 4-964
   » 5350
   » 6963
   » 6797
   > 9962
   » 5258
   » 6653
   » 3161.
   II. — Isole.
   Allo suddette provincie continentali dol Mezzogiorno fanno vaga corona le seguenti venticinque isole fra grandi e piccine : Ponza e Cavi (7.30 chilometri quadrati), Palmarola (1.02 rhilom. quadr.). Zannane (0.91- cliiloni. quadr.), la Eotte, Ventotene (1.32 chilom. quadr.), Santo Stefano (0.29 chilom. quadr.), Nisida (0.31 chilom. quadr.), Procida e Vivara (4.07 cliiloin. quadr.), Ischia (45.91 chilom. quadr.), Capri (10.45 chilometri quadr.), i Galli nel golfo di Salerno, le isole Dino e Girella in Calabria, le isole San Pietro, San Paolo e Sant'Andrea nel golfo di Taranto, e, nell'Adriatico, le isole Petagne presso Brindisi e, a nord del promontorio garganico, le quattro isole Tremiti, ossia: San Domino (2.33 chilom. quadr.), San Nicola (0.48 chilom. quadr.), Capraia (0.G8 chilom. quadr.) e Pianosa (0.17 chilom. quadr.).
   Ili, — Coste» Golfi e Mari.
   Le coste marittime delle provincie sopraindicate sono formate interpolatamente e variamente or da monti, or da colline ed ora da poggi con tramezzi o di promontori], o di capi, o di punte che addentransi alquanto nel mare, ora da rupi tal fiata cavernose, a piombo o a pendìo sulle acque, or da dune sabbiose od or finalmente da bassopiani arenosi e paludosi.
   Le ìi eque del Tirreno, dello Jonio e dell'Adriatico internansi in più punti entro terra e restringonsi in più maniere nei seguenti grandi e piccoli golfi: golfo di Gaeta, dal monte Circeo al promontorio Miseno; di Pozzuoli, dal promontorio Miseno a quello di Posillipo; di Napoli, dal promontorio di Posillipo alla punta Campanella; di Salerno, dalla punta Campanella a quella di Licosa; di Vallo, dalla punta di Licosa sino al promontorio Palinuro; di Policastro, dal capo Palinuro a quello di Girella ; di Sant'Eufemia, dal capo Suvero al capo Vaticano; di Gioia, dal capo Vaticano alla punta del Pezzo; di Gerace, dal capo Sparavento alla punta dì Stilo; di Squillace, dalla punta di Stilo al capo Ilizzuto; di Taranto, dal capo dell'Alice a quello di Leuca; di Manfredonia, da Barletta alla punta del Gargano ; e per ultimo il golfo di Termoli, dalla punta di Rodi Garganico al promontorio della Penna a nord di Vasto.
   Tutti, quasi, codesti golfi racchiudono piccole insenature, baie, cale, rade e porti più o nien difesi dai venti; alti e bassi fondi, letti allo scoperto; banchi arenosi, secche fonde o a fior d'acqua; polle o sorgenti in mezzo alle acque marine; e scontri e cozzi di correnti con gorghi pericolosi, come quello famoso fra Scilla e Cariddi, che costringono le acque a ripiegarsi in curva.
   Per effetto dei periodici flussi e riflussi del mare e delle correnti marine che ne derivano,, il litorale napoletano è soggetto a cambiamenti che variano da un luogo
   Campania .
   Puglie
   » Benevento.........
   > Caserta (Terra di Lavoro) . . .
   » Napoli..........
   » Salerno (Principato Citeriore) . . I'rov. di Bari delle Puglie (Terra di Fiari) . » Foggia (Capitanata) ..... ( » Lecce (Terra d'Otranto) ...
   Basilicata.....Prov, di Potenza..........
   ( Prov. di Catanzaro (Calabria Ulteriore li) .
   Calabrie .
   Cosenza (Calabria Citeriore) .... Reggio di Calabria (Calabria Ulteriore I)