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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Pozzuoli
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   CENNI STORICI
   IlooTsóXot, Puteoli, Pozzuoli, città marittima della Campania, situata sulla spiaggia settentrionale del Sinus Cumanus o Crater e nel lato orientale della baia più piccola, nota sotto il nome di Sinus Bajanus, fu in origine una città greca col nome di Dicear -chìa ed una colonia nelle adiacenze di Cuma a cui serviva di porto (Strab., y, p. 245). Sull'accuratezza di ciò non cade dubbio ; ma Stefano di Bisanzio ed Eusebio attribuiscono la fondazione di Pozzuoli ad una colonia di Samo, e non è improbabile che in ciò, come in molti casi consimili, ia colonia da Cuma fosse rinforzata da nuovi immigranti da Samo.
   La data assegnata a questa colonia Samia da Eusebio risale al 521 av. Cr. Di Dicearcliia non trovasi menzione prima della conquista di Cuma pei Campani; per aver servito di porto a Cuma essa non potè probabilmente aver preso una parte attiva od indipendente; ma pare non vi abbia dubbio ch'essa dev'essere divenuta una città florida e popolosa. Il nome di JJicearchia continuò ad esserle applicato dagli scrittori greci lungo tempo dopo che ebbe a ssunto il nuovo nome di Puteoli o Pozzuoli.
   Il periodo di questo cambiamento è incerto. Affermasi generalmente che i Romani le conferirono il nuovo nome quando stabilirònvi la loro colonia; ma pare abbiansi buone ragioni per credere ch'esso è di gran lunga più antico. Il nome di Puteoli è applicato alla città da Livio durante la seconda Guerra Punica (Liv., xxix, 7) e vi ha molta probabilità che le monete coll'iscrizione osca Phistlus (grecizzata alle volte ili Phistelio) appartengano a Puteoli durante il periodo anteriore alla colonia romana (Miixixgen, Numism. de VAnc. Italie, pag. 201; Friedlander, Oskische Munzen, p. 29). Secondo gli scrittori romani il nome di Puteoli derivò dal puzzo proveniente dalle numerose sorgenti sulfuree nelle adiacenze o, più probabilmente, dai putei, pozzi o sorgenti di natura vulcanica che vi abbondano (Fest. s. v. Puteoli).
   La prima menzione nell'istoria di Puteoli occorre nella seconda Guerra Punica, quando fu fortificata da Q. Fabio per ordine del Senato e protetta da una forte guarnigione per porla al sicuro dagli assalti di Annibale nel 215 av. C. È il vero che questo generale tentò, nella stagione successiva, impadronirsi, comecché infruttuosamente, della città, del cui porto, della massima importanza per lui, agognava il possesso.
   Livio parla di Puteoli come di un porto che divenne primamente frequentato a cagione della guerra; e quantunque ciò non sia strettamente esatto, per esser noto ch'esso era frequentato assai prima sotto il nome di Dieearchia, tuttavia è probabile ch'esso giungesse allora per la prima volta all'alto grado d'importanza commerciale cli'ebbe successivamente sotto i Romani. Per tal modo, nel 212 av. C., esso divenne il porto principale in cui furono sbarcate le provvigioni di grano dall'Eterna e dalla Sardegna per l'esercito romano che stava allora assediando Capua (Livio, xxv, 22); e l'anno seguente Claudio Nerone s'imbarcò a Puteoli, con due legioni, per la Spagna. Verso il termine della guerra, nel 203 av. C., sbarcarono a Puteoli gli ambasciatori cartaginesi avviati a Roma.
   Fu, non ha dubbio, l'importanza crescente di Puteoli quale emporio commerciale che indusse i Romani a stabilirvi, nel 194 av. C., una colonia (Liv., xxxiv, 45); e la data è confermata da un'iscrizione notevole del 105 av. C. (Mommsen, Inscr. lì. N., 2458) e pare divenisse prima del termine della Repubblica — come quella che continuò ad esserla sotto l'Impero — una delle pia grandi città commerciali d'Italia. Essendo essa il primo porto realmente buono a mezzodì di Roma (dacché Anzio non potè mai meritare questo epiteto) divenne in certo qua! modo il porto della città imperiale, quantunque lontano (la essa non meno di 240 chilometri. Non solamente i viaggiatori che recava usi dall'Oriente a Roma sbarcavano di frequente a Pozzuoli -- procedendo poi per terra