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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Quarta — ltaiia Meridionale
   a quella città, come S. Paolo (Act. Apost, xxvm, 13) e Cicerone al suo ritorno a Poma dal suo questorato in Sicilia (Cigeiì., prò Piane., 26) — ma la stessa strada prendevano la maggior parte delle mercanzie dall'Oriente, segnatamente le merci costose da Alessandria e le granaglie.
   Strabene (v, p. 24-5) parla di Pozzuoli come di una delle più importanti città mercantili dei tempi suoi ed è evidente dalle espressioni di Seneca (Ep., 77), clie essa era sempre tale sotto Nerone. 11 commercio con Alessandria, per quanto importante, non era il solo. Fra le altre cose il ferro dell'Uva (od Elba), dopo di essere stato fuso a Popu-lonia, trasportavasi a Pozzuoli (Diod., v, 13), la quale faceva anche un traffico attivo coi Turdetam nel mezzodì della Spagna, del pari che in Africa (Strab., ih, p. 145).
   Apprendiamo eziandìo da un'iscrizione, esistente tuttora, che il suo commercio con Tiro era così importante che i Tiri! vi avevano uno stabilimento fìsso e regolare ed un'altra iscrizione fa menzione di un nucleo di mercanti dì Borito, residenti nella città (Mommsen, J. li. N.., 2488).
   Di vero, pare non abbiavi dubbio che Pozzuoli fu, sotto l'Impero romano, uno dei più grandi emporii — se non il più grande — del commercio estero in tutta l'Italia. Di tal vantaggio andò principalmente debitrice all'eccellenza del suo porto, ii quale, oltre ad essere naturalmente ben riparato, era protetto in giunta dal lungo molo con arcate nella baia che già abbiamo descritto. E Seneca (Fp-, 77) parla della popolazione di Pozzuoli che accorreva su questo molo (w pHis) per assistere all'arrivo delle navi da Alessandria. Alla città era particolarmente agevole la costruzione di questa e altre opere consimili per l'eccellente qualità della sua arena vulcanica con la quale si formava un cemento della massima solidità e durevolezza, vogliam dire la pozzolana (da Pozzuoli) tuttora in uso.
   Dall'estremità del molo di Pozzuoli quel matto sanguinario di Caligola fece costruire il famoso ponte di barche che abbiamo descritto. La costruzione di questo molo è attribuita generalmente ad Augusto, senza autorità sufficiente : ina è probabile risalga almeno a quel tempo, e noi apprendiamo che eranvi a quei tempi vasti docks (navalia) in cui conservavansi le grosse navi che avevano trasportatogli obelischi dall'Egitto: prova bastevole della grandezza di quegli stabilimenti.
   Un'altra prova dell'importanza di Pozzuoli è il fatto che Claudio vi stanziò, del pari che in Ostia, una coorte per difendere, come a Roma, la città dagli incendii (Svetonio, Claud., 25). Nel 95 di C. Domiziano fece aprire una nuova strada conducente direttamente a Pozzuoli da Sinuessa, ove lasciava la via Appia. In prima la sua comunicazione con Roma doveva essere per Capua, a cui diramavasi direttamente da Pozzuoli una strada non registrata negli Itinerari.
   Pozzuoli continuò certamente a godere del grado di colonia romana sotto ì Impero. In giunta alla suddetta primitiva colonia civittm del 194 av. C. pare ne ricevesse una nuova sotto Siila e certamente fu di bel nuovo colonizzata da Augusto.
   Come leggesì in Cicerone {Pini., n, 41) i suoi abitanti sposarono con ardore la causa di Bruto e di Cassio dopo la morte di Cesare, il che può essere stato una delle cause che indussero Augusto a cercar di assicurarsi di un porto così importante con una colonia di veterani. Ma, com'era spesso il caso, gli abitanti pare continuassero a rimanere appartati dai coloni con diritti municipali separati e solo nel regno di Nerone furono ammessi anch'essi nella colonia (Tac., Ann., xiv, 27).
   Nel 09 di C. ì Puteolani sposarono ardentemente la causa di Vespasiano (Tacito, Hist., in, 67) e in conseguenza di ciò la loro città assunse probabilmente ìli seguito il titolo onorifico di Colonia Flavia Augusta Puteoli, col quale la troviamo designata nelle iscrizioni (Orelu, Inscr., 3698; Mommsen, 2492, 2493). Non è improbabile però ch'essa ricevesse nel medesimo tempo nuovi coloni. In giunta alla sua importanza commerciale Pozzuoli, o più veramente i suoi dintorni, divennero, prima del termine