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Parte Quarta — Italia Meridionale
Nel 1541 l'isola fu saccheggiala dal Barba rossa, il quale ne portò via 4000 aiutanti: nel 1541 fu presa dal duca di Guisa; occupata da Nelson nel secolo nostro, e nel 1815 offrì un breve rifugio al re Murai nella sua fuga iu Francia. Il marchese di Pescara, vincitore di Francesco I, nacque nel 1489, nel castello d'Ischia. Sua sorella, Costanza d'Àvalos, lo difese slrenuameule durante la guerra elio precedè il trattato di partizione di Granata e ricusò di arrendersi alle forze di Luigi XII, quan-
Fig. 235. — Castello d'Ischia.
tunque le fosse ingiunto dal Ite, al quale offrì poi un asilo nello stesso castello, l'unico luogo nel regno che, mercè l'eroismo di quella donna, ei potè chiamar suo. In guiderdone dei suoi servigi il governo dell'isola fu affidato alla sua famiglia la quale il tenne sino al 1734.
Nel 1525 Vittoria Colonna, vedova del suddetto marchese di Pescara, si ritirò in Ischia a piangerne la morte. TI genio, la bellezza, la pietà e le virtù di questa celebre dunna furono immortalati da Michelangelo, dal Bembo, dall'Ariosto, il quale, in due canti àeU'Urlandn Furioso (xxxm, 28, 29 ; xxxvn, 18;, celebrò l'avvenenza, la forza, il valore, la prudenza, la liberalità c la clemenza di suo manto, il vincitore di Pavia.
Nel 1548 Maria d'Aragona, vedova del marchese del Vasto, cugino del grande marchese di Pescara, seguì l'esempio di Vittoria Colonna e cercò un asilo in Ischia nella sera di una vita che pareva non volesse finire mai. Il suo autunno, dice leggiadramente Pietro ili Brantòme, superò la primavera delle più belle fra le altre donne; ella, tocco ch'ebbe ranno GO, era ancor di così seduccnle e verde bellezza clic il gran Priore di Francia se ne invaghì.
Mandamento di FORIO D'ISCHIA (comprende 3 Comuni, popol. 12,769 ab.). — Territorio creduto il più fertile dell'isola d'Ischia e ferace principalmente di vino in gran copia, d'olio, d'erbaggi e di frutta squisite. Nel mandamento vi sono parecchie sorgenti d'acque minerali assai salutari, fra le altre quella detta di Citava.
Forio d'Ischia (6791 ab.). — Siede a 30 metri d'altezza, distrutta in parte dall'orribile terremoto del 1883, in situazione pittoresca, sulla costa occidentale dell'isola, con un piccolo porto che fa un commercio attivo ed a cui approda il piroscafo da Napoli. Le palme gli danno da lungi un aspetto orientale e, in luogo delle amene vedute della città