Mandamenti e Comuni del Circondario di Pozzuoli
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Dieci di queste vasche servono anche per le doccie. Havvi inoltre un'altra piscina della medesima grandezza in cui raccogliesi l'acqua piovana che mescolano alla termale. Oltre di ciò il suddetto Pio Monte della Misericordia fece edificare sopra le sorgenti termali una stufa rotonda con sedici nicchie, nelle quali vanno a metter capo i tubi che raccolgono i vapori che svolgono! dalle acque. Per gli ammalati abbienti sonvi due grandi stabilimenti con bagni privati alle fonti del Gurgitello: quello del signor Belliazzi, sotto la direzione del dottor Menella, e quello del signor Manzi, ambedue ben riforniti con bagni in inarmo e doccio, il primo segnatamente. À ciascuno vanno annesse pubbliche sale, con ampii appartamenti per dormire, con pensioni, ecc., per gli invalidi che non possono uscire a zonzo, ma non per coloro che amano svagarsi, per essere situati in un luogo poco arioso e poco salubre.
Le acque del Gurgitello sono chiare, limpide e alquanto untuose al tatto ed hanno un sapore leggermente salino nauseoso. Sviluppano una grande quantità di bolle di gas acido carbonico che salgono dal fondo e s'infrangono alla superficie talvolta gorgogliando. Esposte all'aria, dopo di essere rimaste tranquille per qualche tempo, si coprono alla superficie di una pellicola sottilissima e senza alcun sapore. La temperatura poi dell'acqua che si raccoglie noi bacini dei bagni particolari varia fra i gradi C. 62 e 70; quella delle sorgenti dell'Ospedale non supera i gradi 63 e quella del Bacino dei fanghi non sale che a 55 gradi. L'acqua che non serve per l'Ospedale della Misericordia e pei bagni dei particolari scorre nel rivo che scende dalle valli del Tamburo e di Sinigala e gittasi in mare dopo un chilometro circa.
Le acque del Gurgitello sono vantaggiosissime principalmente nella cura delle varie maniere di paralisi, della gotta, dei reumatismi cronici, delle contrazioni muscolari, degli ingorghi scrofolosi, dei tumori bianchi, delle anchilosi incomplete, degli acciacchi che tengono dietro alle fratture e alle lussazioni, delle ostruzioni viscerali, di molte malattie cutanee, degli sconcerti della mestruazione, dei catarri uterini, delle affezioni dei reni e della vescica, ecc. Rendono manifeste le malattie sifilitiche latenti o sanate imperfettamente. Prescrivonsi per ultimo con buon esito anche contro la sciatica, contro le piaghe di vecchia data, nella carie, nelle fistole e nelle ulceri sordido. I fanghi giovano contro la rigidezza delle articolazioni e contro i dolori reumatici. Queste acque prescrivonsi per bocca ma più comunemente per uso esterno e calcolasi clie abbiano in media l'annuo concorso di 2200 infermi. Si trasportano anche a Napoli, ove giungono ancora assai calde; ma le guarigioni in quella città sono meno numerose che nell'isola d'Ischia.
2. Acqua del Cappone. Fu così chiamata perchè il suo sapore si approssima a quello del brodo lungo di pollo, ma anticamente chiama vasi anche Acqua dello stomaco, per essere molto vantaggiosa contro le malattie di quest'organo. Sgorga a ovest di quella del Gurgitello, da cui dista solo pochi passi e raccogliesi in un serbatoio fatto a vòlta e profondo metri 1.20, da cui si estrae per mezzo di un vaso sospeso ad una fune. L'acqua del Cappone ha un'azione leggiermente catartica e torna particolarmente vantaggiosa ai gracili presi ila lente affezioni del canale digerente e da ostruzioni viscerali. Gli antichi la raccomandarono sopratntto contro le malattie dello stomaco. Oltre di ciò, per essere anche diuretica e risolvente, è valevole contro i dolori nefritici, le blenorree invecchiate, i catarri cronici della vescica, ecc. Iloefft aferma che l'acqua del Cappone ha molta somiglianza con la famosa e meno calda di Carlsbad e la sua asserzione è confermata da Clievalley de Rivaz. Si prescrive per solito in bevanda, sola o mescolata col latte e anche col vino. Chiusa in bottiglie ben turate si conserva senza alterarsi per molto tempo.
3. Acqua del Bagno fresco. Cosidetta per essere una delle meno calde dell'isola d'Ischia, e anche Acqua del Cotto, perchè le fu attribuita la virtù di guarire le scottature; dista CO passi dall'acqua del Cappone, in faccia all'ingresso di vai di Tamburo,