37-2 Parte Quarta — Italia Meridionale
a destra della strada che dalla città d'Ischia conduce a Casamicciola, da cui dista sol pochi passi. È un'acqua chiara, limpida, inodora, untuosa al tatto, di un sapore dolcigno appena attinta e della temperatura di gradi 37.50 a 39.00 durante la statesi amministra in bevanda, per bagno e anche per docce e lozioni e giova contro le malattie nervose, la gotta, l'amenorrea, i reumatismi, le paralisi, ecc. Si prescrive anche a quelli cui le acque del Gurgitello riescono troppo attive.
4. Acqua deW Occhio. È acidulo-salina ed ha la temperatura di gradi 73. Fu calcolato che ogni anno se ne fa uno smercio uguale a quello dell'acqua del Gurgitello e se ne fa grande uso dalle signore per la sua proprietà d'imbiancare le mani.
5. Nella valle Ombrasco apronsi le forre pittoresche denominate vai di Tamburo e vai di Sinigalla. La prima piglia nome dallo strepito prodotto dall' Acqua di Tamburo, la quale contiene tale una quantità di gas acido carbonico, che il suo sprigionarsi è accompagnato da un suono somigliante a quello di un tamburo. All'ingresso della medesima valle sgorga VAcqua Ferrata, ora negletta.
G. Acqua Aurifera-Argentea. È una sorgente antichissima, che rammenta col suo nome la credenza degli antichi coloni ch'essa contenesse oro ed argento.
7. Acciua Spenna-pollastro. Sgorga dal letto del ruscello della Pera in vai di Sinigalla, cosidetta dalla sua proprietà singolare di rammollire la pelle dei volatili, agevolandone per tal modo lo spennarli
8. Acqua Cocicci. Trae il nome dal suo uso pel cuocere e ì contadini l'attingono a tal uopo in buche scavate nella terra.
9. Acqua Colata. E un'acqua fortemente alcalina, di cui fanno uso i contadini per fare il bucato.
10. Acqua della Sciatica. Sgorga in cima a una rupe all'ingresso della valle, ma è ora trascurata per acque di maggior efficacia.
11. Acqua della Bit a. Sgorga a pochi minuti a ovest da Casamicciola, sulla strada che va a Forio, con molte polle nel fondo di un burrone, che formava parte anticamente di un cratere vulcanico, ora appena riconoscibile e scaricasi in un rivo che inette in mare presso Lacco Ameno. È limpida, trasparente, di un odore nauseabondo, di un sapore leggiermente salso, untuosa al tatto : scuotendola ne sorgono bollicelle gassose. Appartiene al Comune di Casamicciola e gli antichi la raccomandavano nella cura delle febbri lenti, delle affezioni viscerali e delle malattie orinarie. Al dì d'oggi si adopera contro gli acciacchi postumi delle fratture, delle lussazioni e delle distensioni violente dei legamenti articolari. Gli abitanti dei dintorni se ne servono per preparare gli alimenti e vuoisi sia questa la cagione che li rende immuni dalle malattie dei reni e della vescica.
12. Acque del Cotto e della Cava di Sinigalla. Furono scoperte non ha molti anni nel Comune di Casamicciola e il chimico Mamone-Capria, avendole analizzate il 20 aprile 1804 alle sorgenti, le trovò limpide, incolori, inodore, con un leggier sapore dì liscivia. Si usano in bevanda e per bagno.
Più in alto e dietro il predetto Hotel Bellevue, sul declivio dell'Eponieo, trovansi i Fumaroli, le Stufe di Frassi e di Monticelo, che esalano vapori ad alta temperatura.
Cenni storici. — Assai antica è l'origine di Casamicciola, la quale credesi cominciasse per essere una colonia degli Eritrei, dei quali è rimasta memoria nel nome di Eritresia dato alla regione ove trovasi il capoluogo. Veggonsì nei dintorni residui di antiche costruzioni, fra gli altri un fortilizio che credesi innalzato dai Greci e che chiamasi ora di Castiglione.
Coli, elett. Pozzuoli — Dioc. Ischia — P2, T. e Scalo marittimo locali, Str. ferr. a Napoli.
Lacco Ameno (1701 ab.). — A 26 metri d'altezza, pittoresco villaggio, situato vagamente in un'insenatura a nord-ovest di Casamicciola, da cui dista un chilometro e