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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   37-2
   Parte Quarta — Italia Meridionale
   Acque Minekau. — 1. Acqua di Nitroli. Numerose iscrizioni latine dedicate alle Nijmphae Nitrodes furono trovate in vicinanza. Scaturisce l'acqua, che prese il nome da queste ninfe, in uno dei burroni a ponente-maestro di Barano, appiè di un masso dì lava; ha la temperatura di 30 gradi C. e contiene una quantità ragguardevole di bicarbonato dì ferro. E molto raccomandata contro le malattie (lei reni e l'ipocondriasi. Jasolìno credo che la longevità dei contadini del distretto provenga dall'uso che fanno di quest'acqua in tutte le malattie.
   2. Acqua d'Olmi fello. Sgorga a breve distanza dalla Marina dei Maronti e contiene, in ampia proporzione, carbonati (li sodio, (li magnesio e di calcio, solfato e cloruro di sodio ed una quantità di gas acido carbonico. E giovevole nelle ostruzioni viscerali, nelle affezioni renali ed urinarie, nelle malattie cutanee ed altre derivanti dallo stato disordinato del fegato. I contadini se ne servono per farne iniezioni nelle orecchie nei casi di sordità.
   3. Acqua di Petrolles. Nel burrone adiacente di Cavascura, ha una grande analogia coll'acqua del Gurgitello a Casamicciola ed adoperasi nel reumatismo cronico.
   4. Sulla spiaggia presso la punta Sant'Angelo sono parecchie emanazioni di vapor caldo, di tale una potenza che l'arena da cui sorgono fa salire il termometro a 100° C. Più oltre, nel villaggetto da cui derivano il nome, trovansi le calde Stufe di Testaccio.
   Coli, elett. Pozzuoli — Dioc. Ischia — P2 e T. locali, Scalo mariltiino ad Ischia.
   Serrara Fontana (1972 ab.). — A 415 metri d'altezza, nel centro della parte meridionale dell'isola, fra colline deliziose, in aria saluberrima e territorio feracissimo, con viti ed alberi da frutta di varie specie.
   In questo territorio furono rinvenute molte antichità e bassorilievi votivi, dei quali alcuni si conservano nel Museo Nazionale di Napoli Citeremo fra gli altri 1111 piccolo bassorilievo in marmo con due donne, una delle quali coi capelli sparsi e l'altra in atto di versarle sulla testa l'acqua d'un vaso a 1110' di conchiglia in cui sta scritto: Nymphis Nitrodibus. In 1111 altro bassorilievo veggonsi due donne accanto ad un sasso e ad un albero che attingono acqua, coll'iscrizione: Voto suseepto e Nymphabus Nitrodibus. Un terzo bassorilievo votivo rappresenta Apollo che appoggia con la sinistra la lira ad un tronco d'albero e tiene il plettro con la destra abbassata; a destra due ninfe, una delle quali con un'anfora e in atto di versar acqua e l'altra che la presenta ad una donna più al basso, a quella probabilmente clic pose il monumento votivo. Neil iscrizione si legge Capellina votum solvit loci Nymphis.
   Acqua minerale. — L'acqua minerale di Serrara Fontana è acidulo-salina, con la temperatura di 62 gradi e si usa per bevanda, per bagni e docce nelle paralisi, nei reumatismi, nelle sciatiche, ecc. Nella stagione estiva scavansi vasche per gl'infermi Coli, elett. Pozzuoli — Dioc. Ischia — I'2 e T. locali, Scalo marittimo ad Ischia.
   Mandamento di MARANO DI NAPOLI (comprende 4 Comuni, popol. 18,571 abitanti, compresa quella dei Comuni di Calvizzano e Mugliano di Napoli, facenti parte amministrativamente del circondario di Casoria, ma giudiziariamente, per la legge 30 marzo 1890, aggregati a questo inandamento). — Territorio assai fertile e che produce vino, foglia di gelso, granaglie e ogni sorta di frutta.
   Marano di Napoli (8581 ab.). — Siede a 155 metri d'altezza dal livello del mare, a ovest della strada che va da Napoli ad Aversa e a Capua. Nel suo territorio stendesi l'ainenissimo piano di Quarto, a nord dei Campi Flegrei, coperto di boscaglie, in addietro, e già luogo di caccia dei re di Napoli. Dista 9 chilometri da Napoli e 17 da Pozzuoli.
   Cenni storici. — È (l'origine antica, come quello che fioriva già al tempo dei Romani ed è da credere ingrossasse per l'accorrervi dei fuggiaschi Cumani quando Cuma fu distrutta. Vi si veggono infatti avanzi di antichità.
   Coli, elett. Napoli V — Dioc. Napoli — P2 e T. locali, Str. ferr. a Napoli,