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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Pozzuoli
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   L'epiteto virgiliano dì Prochyta alta non è esattamente appropriato, dacché l'isola, comecché cinta di pareti a picco, è però piatta e bassa, paragonata sia all'Ischia sia al vicino promontorio Miseno. Non pare vi fosse anticamente alcuna città; Stazio (Sili?., n, 276) la dice aspra e selvatica, e Giovenale (Sat., 111, 5) ne parla come di un luogo misero e solitario. Credesi fosse popolata in origine da qualche nucleo di Calcidesi ed Eretrei d'Eubea, parto dei quali avevano posto stanza a Cuma e in Ischia, e quindi sopravvennero i Siracusani e i Greci di Cuma. I primi abitanti andarono via via assottigliandosi vieppiù sempre per timore dei terremoti e delle eruzioni vulcaniche, finché furono surrogati dai Greci di Napoli e dai Campani.
   Nel medioevo Procida fu devastata frequentemente dai Saraceni e dai pirati africani e fu costretta per lungo tempo a riscattare dalla schiavitù i concittadini tratti a viva forza in Barberia.
   Nell'istoria dell'ex-reame di Napoli occorro dì frequente il nome di Procida e noi ci staremo paghi di ricordare ch'essa ebbe nei bassi tempi i suoi feudatari, fra i quali il celebre Giovanni da Procida che la possedeva nel 1290, otto anni dopo il famoso Vespro Siciliano, di che gli fu confiscata dagli Angioini e restituita poi ai suoi eredi in virtù della pace conchiusa fra Giacomo d'Aragona, re di Sicilia dal 1285 al 1296, e Carlo II d'Angiò, re di Napoli, dal 1285 al 1309. Dai discendenti del Procida l'isola passò ad altri baroni e gli Avalos ne furono gli ultimi possessori, finché fu ricuperata per transazione dal Demanio nel 1644.
   Procida aveva dato asilo al celebre Sergianni Caracciolo, favorito di Giovanna II regina di Napoli, dal 1415 al 1432, quando lo privò dei suoi regi favori ; e nel luglio del 1552 gittò l'ancora sulle sue spiaggie la squadra turca di Sinan Pascià, il quale catturò in quelle acque sette galee ad Andrea Daria.
   Gli Inglesi la occuparono per ben tre volte: nel 1799, quando fu proclamata la Repubblica a Napoli; dal 1806 al 1809, per combattere i re successivi, Giuseppe Bona-parte e Gioacchino Murat, posti sul trono da Napoleone; e finalmente, nel 1813, in garanzia del trattato in forza del quale Murat entrava a far parte della coalizione contro Napoleone.
   Uomini illustri. — Parecchi ne nacquero in Procida, fra gli altri due Brandolino : uno Raffaele, cieco-nato, valente poeta ed oratore del secolo XY; l'altro Scipione, esimio giureconsulto: e tre Jorio: Domenico, dotto teologo, vicario generale della Metropolitana di Napoli e vescovo di Samaria; Michele, peritissimo nelle scienze legali ed autore di alcune opere di giurisprudenza e suo fratello Francesco, uomo di grande valore. A Procida, ove aveva possedimenti, morì il 14 ottobre 1877 Antonio Scialoia, celebre economista e uomo di Stato, senatore e due volte ministro, prima delle finanze e poi dell'istruzione pubblica, autore dell'Economia Sociale, ecc. Era nato nel 1817 a San Giovanni a Peduccio.
   Coli, elett. Pozzuoli — Dioc. Napoli e Pozzuoli — Pa, T., Scalo maritt e Ufficio semaforico.
   Mandamento di VENTOTENE (Isola). — L'antica Pandataria è separata a ovest dall'isola di Ponza e a est dall'isola d'Ischia da un mare molto esteso (rispettivamente 40 e 37 chilometri) e profondo da 700 ad 800 metri. < Questa circostanza, dice il geologo Mercalli, aggiunta alla natura diversa delle rocce vulcaniche di cui risultano le tre isole, 11011 lascia dubbio che si tratta di tre cèntri eruttivi indipendenti e non suffraga per nulla la supposizione di Doloinieu, che un tempo Ischia, Ventotcne e Ponza formassero una specie di catena semi-circolare continua che univa il capo Miseno al capo Circello
   Yentotene misura appena 2700 inetri di lunghezza per 850 metri di larghezza massima e non presenta montagne, ma un semplice piano inclinato clic ergesi gradatamente da nord a sud sino a 139 metri dì altezza. Ha la forma di un triangolo
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