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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   2'JO
   l'arte Quarta — Italia Meridionale
   Pisciotta (3828 ab.). — Alle falde di un colle e a 170 metri d'altezza sul livello del Tirreno, a scirocco dalla foce dell'Alento, a maestro dal capo I'alinuro e a 21 chilometri e mezzo da Vallo della Lucania. L'altura soprastante potrebbe ben essere i! Bromontorium Byxunte (ora detto Castello) da Byxus o Buxentum, di cui abbiamo tocco in addietro. Bellissima la chiesa-madre dei Ss. Pietro e Paolo. Molte case ben costruite e prima fra tutte il palazzo marchionale dei Pappacoda in situazione eminente e pittoresca prospiciente il mare. Porto accessibile ai bastimenti di poca portata.
   Cenni (storici. — Pisciotta fu creduta costruita sulle rovine della suddetta Pyxus (in greco) o Buxentum (in latino); ma, secondo l'Antonini, è da credere invece che la sua fondazione non risalga che al 1464, dopo clic i Saraceni ebbero distrutta la antichissima vicina città di Molpa (Melpes). Infatti nella regione detta Casale, discosta un po' più di mezzo chilometro, ove ripararono probabilmente porzione degli abitanti della distrutta Molpa, circa 84 are di terreno erano, secondo le tradizioni locali, occupate da case antiche. Nei dissodamenti eseguiti a varie riprese si rinvennero avanzi di abitazioni, sarcofaghi con scheletri ed una cinta murata in 17 metri quadrati di terreno, divisa in uguali scompartimenti, che formavano sarcofaghi coperti di pietre per entro ì quali furono trovate le ossa di quaranta cadaveri almeno, treccie di ferro arru-ginite e corrose ed una moneta d'oro con impressa una specie di sole e cifre indecifrabili.
   Nella regione Torraca a ovest e a circa 5 chilometri da Pisciotta, sopra un altipiano, sulla spiaggia, seorgonsi gli avanzi di un tumulo che, secondo le tradizioni più antiche e il precitato Antonini, sarebbe il famoso Sepolcro di Palinuro.
   In tempi assai men remoti Pisciotta divenne un feudo dei Della Marra, dai quali
   10 acquistarono i Pappacoda, che ne ebbero il possesso col titolo di marchesi.
   Uomini illustri. — Oriundo di questo Comune è il vivente prof. Giovanni Lanzalone, valoroso letterato e poeta.
   Coli, elett. e Dioc. Vallo della Lucania — P2, T., Str. ferr. e Scalo mantt.
   Ascea (2396 ab.). — All'altezza di 250 metri sul livello del Tirreno, da cui dista circa 2 chilometri e 8 da Pisciotta. in aria saluberrima, sopra un colle lambito dal fiume omonimo e da cui si gode di un ampio, stupendo orizzonte. Il territorio produce cereali, olio, vino e frutta; vi scaturisce un'acqua solfiireo-ferruginosa fresca.
   Cenni storici. — Nel Comune di Ascea sorgeva l'antica Velia, fondata l'anno 176 di Roma da alcuni Focesi guidati da un Pestano e provenienti da Reggio di Calabria. Venne pure detta Elea e si stendeva verso Ascea e tino ad un piccolo promontorio detto Castellammare. Era città murata ed anche oggi, pel perimetro di due miglia, vedesi il suolo coperto di pietre quadrate, mattoni, ecc., e scavando si sono trovate statuette, monete e pietre preziose. Godeva del diritto di cittadinanza romana ed ebbe molti uomini illustri, fra cui Zenone, Parmenide, Leucippo e il famoso giureconsulto Tebazio. Fu distrutta dai Saraceni.
   Uomini illustri. — Iu Ascea nacque l'avv. Teodosio De Douiinicis, fucilato nel 1828.
   Coli, elett. e Dioc. Vallo della Lucania — P2, T., Str. ferr. e Scalo maritt.
   Centoìa (2915 ab.). — All'altezza di 334 metri, a 10 chilometri da Pisciotta e a circa 5 e mezzo dal Tirreno e dal celebre capo Palinuro ; in territorio ferace sopratutto d'olio, vino e frutta squisite. È bagnato dal finmicello Melpi, detto anche Centola, povero d'acque nell'estate, ma gonfio e dannoso alle campagne nelle lunghe pioggie, che va poi a metter foce nel Tirreno nella marina detta di Molpa, a ovest del colle su cui era edificata la suaccennata antica città omonima. Vi scorre anche verso est
   11 fiume Mingardo, in cui si pescano cefali, spini ed anguille e che mette in mare anch'esso a est del suddetto colle della Molpa. Acqua minerale solfurea fresca.
   Cenni storici. — Fu feudo dei Rossi, dei Caracciolo, degli Scondito e dei Pappacoda.
   Coli, elett. e Dioc. Vallo della Lue. — Pa, T, e Str. ferr. locali, Scalo mariti, nella fraz. I'alinuro.